L'importo, indicativo, comprende i servizi di gestione e funzionamento, kit per gli ospiti e pocket money. L'ospitalità dovrà essere garantita fino alla fine di ottobre. Venerdì intanto si chiude la manifestazione d'interesse per le navi
Covid, prefettura cerca hotel per quarantena migranti Massimo 50 posti letto per appalto da 226mila euro
Una struttura ricettiva per consentire l’applicazione delle misure di isolamento legate alla pandemia nei confronti di un numero massimo di 50 migranti. A sondare il terreno con una apposita indagine di mercato è la prefettura di Catania. La scadenza è già fissata per le 20 del 3 agosto. Dopo avere individuato gli operatori economici gli uffici procederanno all’avvio di una procedura negoziata. Il valore totale dell’appalto è stimato in 226mila euro. In questa somma rientrano i servizi di gestione e funzionamento, 131mila euro, calcolati in base al fabbisogno massimo di 50 ospiti per un periodo stimato di tre mesi. Di 45mila euro invece è il valore dei kit contenenti pantofole, scarpe, tuta, maglietta e biancheria intima. Quasi 13mila euro infine per il cosiddetto pocket money composto anche da una scheda telefonica del valore di cinque euro.
«Si precisa che gli importi sono indicativi – si legge nel bando della prefettura etnea – in quando l’ammontare definitivo verrà stipulato in base alla stipula delle singole convenzioni in virtù delle prestazioni effettivamente erogate». Il servizio, secondo i programmi degli uffici governativi, dovrà essere garantito fino alla fine di ottobre. Mentre il criterio stabilito per l’aggiudicazione finale è quello «del miglior prezzo». Uno dei requisiti fondamentali per la partecipazione è il possesso di una struttura ricettiva, in provincia di Catania, con un minimo di dieci posti letto.
Per fronteggiare gli sbarchi dei migranti il Viminale nei giorni scorsi ha lanciato una manifestazione d’interesse per individuare due navi passeggeri da destinare alla quarantena. La procedura si chiuderà venerdì. Nei mesi scorsi per alleggerire la pressione sugli ospedali l’Azienda sanitaria provinciale di Catania aveva trasformato l’hotel Ibis style di Acireale in una sorta di albergo sanitario. All’interno vennero accolti i malati dimessi dai nosocomi in condizioni stabili ma ancora positivi, pazienti con sintomi scarsi e persone da poco affette da Covid-19 ma che non necessitavano di ricovero ospedaliero.