Covid-19, siciliano bloccato all’aeroporto di Budapest «Vivo qui da anni, ma fanno entrare solo gli ungheresi»

Per dire che la pandemia metterà fine definitivamente a Schengen è ancora presto, i tempi però sono più che maturi per affermare che, di fatto, al momento la libera circolazione delle persone all’interno dell’Ue è sospesa. In Ungheria, un 29enne originario di Acireale da ieri mattina è bloccato all’interno dell’aeroporto di Budapest, dopo la decisione del premier Viktor Orban di chiudere le frontiere. Una misura ferrea presa sulla scia dell’autonomia con cui i singoli Stati stanno gestendo la pandemia da Covid-19.

Luca (nome di fantasia) ha 29 anni e nella vita fa il ricercatore universitario. Lo fa in Ungheria, dove è arrivato per la prima volta nel 2015. Lì ha studiato, e da un po’ ha iniziato a lavorare. «Sono residente qui da anni – racconta a MeridioNews mentre si trova in una sala d’attesa dell’aeroporto intitolato al musicista Ferenc Liszt – Ho quello che qui chiamano il permesso breve, ovvero un documento che si può chiedere dopo avere vissuto tre mesi. Eppure non mi consentono di tornare a casa». 

Tutto è cominciato quando il 29enne è partito per un viaggio di piacere in Finlandia, circa una settimana fa. O meglio, quando si apprestava a tornare. «Ho deciso di andare perché ancora qui il coronavirus non si era manifestato in maniera importante e poi perché la Finlandia, da questo punto di vista, per ora è un paese per ora sicuro – spiega – Pochi giorni prima del ritorno, però, ho letto che Orban ha detto che avrebbe chiuso i confini». Un annuncio che, nel caso di Luca, sulla carta non avrebbe dovuto avere effetti particolari. «Ho sentito l’ambasciata italiana e mi hanno rassicurato. Sono iscritto all’Aire (l’anagrafe italiana dei residenti all’estero, ndr) e avevo tutti i documenti con me, cosa poteva succedermi?». 

Le cose però sono andate diversamente. «Poco dopo essere entrato nel terminal sono stato bloccato da alcuni agenti della polizia – va avanti nel racconto il 29enne – Hanno fermato tutti quelli che non hanno il passaporto ungherese. Dopo un paio di ore, e dopo che ho più volte chiesto spiegazioni, mi hanno detto di inviare una mail alla polizia di frontiera, ma è passata l’intera giornata e nessuno ha risposto».

Nonostante la disposizione sia motivata con la volontà di evitare la diffusione dell’epidemia in Ungheria, dove i casi confermati sono 58 mentre solo uno il decesso legato al Covid-19, i protocolli seguiti sembrano non avere nulla a che vedere con la prevenzione sanitaria. «Nessuno viene sottoposto a controlli. Semplicemente gli ungheresi entrano, tutti gli altri vengono bloccati – prosegue il 29enne – Nella saletta dove mi hanno fatto stare per quasi dieci ore non solo non hanno distribuito mascherine, ma neanche è possibile rispettare il metro di distanza. E nei bagni manca il sapone».

Nel contesto generale, l’essere italiano – originario del Paese europeo in cui l’epidemia ha finora avuto l’impatto peggiore – non aiuta. «La sensazione è che sia un malus, ma finora è stato inutile spiegare di avere le prove che non vado in Italia da un bel po’ e che non ho nulla a che vedere con le zone rosse», conclude Luca, mentre si è appena alzato dalla brandina su cui ha passato la notte. Che per Schengen, invece, potrebbe essere ancora più lunga. 

Aggiornamento delle 18.30. Fonti della Farnesina fanno sapere che il ragazzo è stato fatto passare grazie alla mediazione dell’ambasciatore con il governo Orban che ha accettato di farlo entrare anche se aveva soltanto il permesso di residenza breve e non quello lungo (che si ottiene dopo i cinque anni).


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]