Covid-19, pediatri libera scelta pronti per vaccinazioni Via negli ospedali di Caltagirone, Biancavilla e Acireale

I pediatri di libera scelta della provincia di Catania pronti per le vaccinazioni anti-Covid per i loro piccoli assistiti. Nel corso della riunione di ieri presso la direzione generale dell’Asp, con la partecipazione dei rappresentanti sindacali di categoria, è stata raggiunta l’intesa per la partecipazione alla campagna vaccinale anti-Covid, da parte dei pediatri di libera scelta della provincia. Definite le modalità di adesione alla campagna, tipologia di utenti e fasce di priorità, nonché gli aspetti logistici e organizzativi. Inizialmente i pediatri di libera scelta somministreranno il vaccino presso le unità operative complesse di Pediatria degli ospedali di Acireale, Biancavilla e Caltagirone.

I genitori potranno mettersi direttamente in contatto con il pediatra dei propri figli per ricevere informazioni e prenotare la vaccinazione. Presenti all’incontro il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza e Antonino Rapisarda, il commissario per l’emergenza Covid, Pino Liberti, il segretario provinciale della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), Alessandro Manzoni, e i componenti del Direttivo provinciale della stessa sigla sindacale, Gaetano Bottaro, Giuseppe Mazzola e Angelo Milazzo.

Intervenuti, per l’Azienda sanitaria, anche il direttore del dipartimento di Prevenzione, Antonio Leonardi, e i direttori Risorse umane convenzionate, Rosalia Cuccia, e Cure primarie, Giuseppe Grasso. «Abbiamo avvertito l’esigenza di anticipare i tempi per questa intesa in modo da consolidare tempestivamente la rete per le vaccinazioni pediatriche – affermano i vertici dell’Asp -. Ringraziamo i pediatri di libera scelta per l’attenzione e la disponibilità espresse e per l’impegno condiviso nel garantire gli obiettivi di salute pubblica per tutta la popolazione. Il rapporto di fiducia dei pediatri con le famiglie farà la differenza sul vaccino per bambini e adolescenti».

L’intesa che si colloca nella cornice delle ordinanze contingibili e urgenti del presidente della Regione Siciliana fa seguito alla sottoscrizione dell’accordo regionale di Pediatria di libera scelta, dello scorso 16 novembre, integrandolo a livello aziendale, e si pone in continuità con l’Accordo integrativo aziendale per la partecipazione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale anti-Covid, sottoscritto il 9 settembre 2021.

«Abbiamo immediatamente accolto l’invito della direzione Strategica e del commissario per l’emergenza Covid e siamo pronti sin da subito alla somministrazione dei vaccini – dichiarano i rappresentanti della Fimp -. Il nostro impegno non è venuto mai meno e lo testimonia, ad esempio, il fatto che già 40 pediatri hanno partecipato al corso previsto per la somministrazione dei vaccini, comunicando la loro tempestiva disponibilità a vaccinare. Somministreremo, inizialmente, i vaccini nei reparti di Pediatria degli ospedali dell’Asp di Catania, ma siamo già a lavoro per creare percorsi dedicati anche negli hub della provincia. Rivolgiamo ai genitori l’invito alla vaccinazione per i loro figli per proteggerli in ogni loro attività, a scuola, con i loro compagni, nei luoghi di vita quotidiana».

Con questo nuovo passaggio, sulla base delle indicazioni del Piano strategico nazionale e dell’assessorato regionale alla Salute, e delle numerose azioni intraprese e messe in campo dall’Asp di Catania per promuovere la campagna di vaccinazione anti-Covid sul territorio, i pediatri di libera scelta della provincia di Catania, che aderiranno volontariamente alla campagna di vaccinazione, potranno vaccinare: i propri assistiti di età superiore ai 5 anni, i familiari e gli eventuali caregiver dei piccoli assistiti e gli assistiti di altri pediatri di libera scelta che non partecipano attivamente alla somministrazione dei vaccini anti-Covid. Anche per la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2021-22 i pediatri di libera scelta della provincia di Catania saranno in prima linea accogliendo bambini e ragazzi nei loro ambulatori.

Redazione

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