Il governo guidato da Nello Musumeci ha definito la ripartizione dei fondi rintracciati dai dipartimenti che gestiscono le risorse europee. I sindaci, tramite i servizi sociali, sono chiamati a individuare i beneficiari. Precedenza a chi non ha il Rdc
Buoni spesa, la ripartizione dei fondi della Regione Ecco le cifre che saranno trasferite a ogni Comune
Dopo i fondi statali, arrivano quelli regionali. La giunta Musumeci ha definito la ripartizione dei cento milioni annunciati nei giorni scorsi come immediata forma di sostegno per i 390 Comuni siciliani, chiamati anche in questo a erogare buoni spesa tenendo conto dei nuclei familiari che hanno più bisogno di assistenza. Quindi la precedenza, così come per il 43,4 milioni destinati dal governo Conte alla Sicilia.
«Le risorse saranno assegnate ai Comuni, che potranno erogarle in via diretta o in altra forma, anche avvalendosi degli enti del terzo settore – si legge nella delibera – Dette risorse, vincolate quale intervento sociale per i beni di prima necessità (alimenti e prodotti farmaceutici), saranno destinate prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza».
Nel documento si specifica come l’emergenza epidemiliogica causata dal Covid-19 determini in realtà come quella siciliana «una gravissima situazione che più di altre si basa su un’economia spesso sommersa, con l’insorgere di gravi tensioni sociali che già si sono manifestate in alcuni comuni». Le risorse arrivano dai dipartimenti regionali che si occupano di fondi comunitari, un’attività che ha portato a rintracciare poco meno dei cento milioni annunciati. Per raggiungere la soglia mancano poche migliaia di euro. La ripartizione tiene conto della popolazione residente nei singoli Comuni alla data dell’1 gennaio 2019.
Queste le somme spettanti ai capoluoghi: Agrigento 1.179.120 euro; Caltanissetta 1.221.280 euro; Catania 6.231.680 euro; Enna 540.080 euro; Messina 4.651.100 euro; Palermo 13.268.020 euro; Ragusa 1.467.460 euro; Siracusa 2.423.420 euro; Trapani 1.350.620 euro.