Il presidente della Regione è intervenuto questa mattina su Radio Fantastica per commentare il documento che mira a limitare la diffusione del nuovo Coronavirus. «Linea della fermezza per tutelare i siciliani», spiega il governatore
Covid-19, da oggi in vigore la nuova ordinanza regionale Musumeci: «Piccoli sacrifici per evitare grandi problemi»
Entra ufficialmente in vigore la nuova ordinanza regionale firmata dal presidente Nello Musumeci. L’obiettivo è quello di contenere il contagio da Covid-19, con i numeri pericolosamente saliti nelle ultime settimane. Tra le disposizioni previste c’è quella che impone a ogni cittadino di avere sempre nelle propria disponibilità la mascherina di protezione individuale. Obbligatoria all’aperto quando non si è con parenti o congiunti. Il testo impone anche il divieto di creare assembramenti. Musumeci questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Fantastica per commentare il documento.
«I punti fondamentali sono quelli già sperimentati a marzo, aprile e maggio – spiega – Non è un giro di vite totale ma un mezzo giro per evitare ulteriori restrizioni. Il crescere dei contagi significa che l’attenzione è diminuita. La mia è la linea della fermezza perché devo tutelare la gente che vive in Sicilia. Stiamo aumentando anche le verifiche nei confronti di chi rientra dall’estero – continua – perché alcuni Paesi sono particolarmente interessati dall’aumento dei contagi».
Le altre misure riguardano il personale sanitario con una verifica periodica. Mentre il presidente prova a fare chiarezza sull’utilizzo delle mascherina a scuola. «Il nostro assessore Roberto Lagalla – spiega – ha già emesso una circolare con la quale si spiega che l’obbligo della mascherina in aula esiste solo quando non si riesce a garantire la distanza di sicurezza di un metro. Diverso il discorso quando c’è la ricreazione, e cioè un momento in cui il contatto con i compagni di scuola è inevitabile».
L’obiettivo della nuova ordinanza è quello di scongiurare eventuali lockdown. Al momento previsti ma solo per zone circoscritte, come già avvenuto in provincia di Palermo, così da contenere i focolai. «Il virus si muove insieme a noi e trasmetterlo è molto facile, ecco perché chi governa non deve preoccuparsi ma occuparsi. Abbiamo una scorta di tamponi rapidi e in Terapia intensiva abbiamo soltanto 16 persone ricoverate. Quindi spero, come tutti, che non ci sia una chiusura generale in Italia. Misura che verrebbe adottata solo davanti a numeri eccezionali. In Sicilia – conclude Musumeci – bisogna continuare a essere responsabili come avvenuto nei mesi passati, quelli più terribili. Bisogna continuare a fare piccoli sacrifici per evitare grandi problemi».