A distanza di sette mesi dall'ordine, dei regolatori del traffico non c'è ancora traccia. E bisognerà attendere. Delle rotatoie volute dall'amministrazione dell'ex sindaco Enzo Bianco restano invece solo i segni sull'asfalto dei molti incidenti
Corso Province, per i semafori si deve ancora aspettare Annunciati a gennaio. Arcidiacono: «Non sono arrivati»
«Li abbiamo ordinati circa venti giorni fa». È il 14 gennaio 2020 quando l’assessore alla Mobilità del Comune di Catania Pippo Arcidiacono annuncia a MeridioNews l’arrivo dei semafori, dal valore di 30mila
euro, che avrebbero dovuto sostituire le aiuole spartitraffico tra corso delle Province e via Gabriele
D’Annunzio. Il condizionale è d’obbligo perché a distanza di sette mesi dall’effettuazione dell’ordine, dei
semafori non c’è ancora traccia e delle rotatorie volute dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Enzo
Bianco (e rimosse lo scorso dicembre non senza polemiche), rimangono solo i segni impressi sull’asfalto.
«Purtroppo non sono ancora arrivati – spiega Arcidiacono a MeridioNews – appena ce li consegnano
procederemo all’installazione».
Le normali lungaggini burocratiche non sarebbero le sole cause del ritardo. Alle difficoltà dovute alla
gestione della pandemia, che hanno contribuito a dilatare i tempi, si aggiunge anche la gestione del
trasferimento di alcuni servizi di manutenzione stradale dalla Multiservizi alla Sostare, entrambe società
partecipate del Comune di Catania.
L’iter per il passaggio di circa venti lavoratori è stato portato a
termine nei giorni scorsi, ma ad oggi nessuno degli addetti alla manutenzione ha ancora effettuato un solo
giorno lavorativo. «Dovevamo cominciare il 3 agosto – spiega uno degli operai a MeridioNews – ma ci
hanno messo tutti in ferie». Con la conseguenza che da marzo il rifacimento della segnaletica orizzontale
tra le vie cittadine è attaccato al palo e dei semafori non si sa nulla.
«Perché in questo momento di
emergenza – confermano fonti interne a palazzo degli Elefanti – abbiamo tante questioni da risolvere».
Per adesso, dunque, a regolare il traffico veicolare dell’incrocio resta solo una sempre più sbiadita
segnaletica orizzontale. A confermare lo stato di assoluta incertezza in merito all’installazione dei
dispositivi di regolazione del traffico nel quadrivio in cui, dopo la rimozione delle «cervellotiche rotonde»
– così le aveva definite Multiservizi in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook -, si sono
verificati diversi incidenti, è il presidente di Sostare Luca Blasi.
«Non abbiamo ricevuto alcuna
comunicazione riguardo ai semafori – spiega l’avvocato Blasi – in ogni caso anche qualora arrivassero, prima
di procedere alla sistemazione vanno tracciati i cavi elettrici e installate le centraline». Opere, queste
ultime, la cui realizzazione spetta alla direzione dei Lavori pubblici del Comune. Insomma, per avere una
gestione regolare del traffico tra corso delle Province e via Gabriele D’Annunzio bisognerà ancora
attendere. Quanto, però, non lo sa nessuno.