I volontari hanno avvisato gli uffici comunali e chiesto la bonifica della zona. I bocconi sono stati trovati nelle aiuole di fronte alla chiesa Cristo Re. Michele Cristaldi, che ha la delega alla Tutela degli animali, assicura che l'impegno con «le ronde per controllare»
Corso Italia, per strada würstel con dentro le graffette Pericolose esche per i cani. L’assessore: «Indaghiamo»
Pezzi di würstel con dentro le graffette. Pericolose esche per i cani disseminati lungo corso Italia. «Prima mettevano i chiodi», è il post che accompagna le immagini pubblicate sul pagina Facebook Cani di Catania e dintorni. L’autore delle foto annuncia di avere già provveduto ad avvisare l’ufficio ambientale di Catania per richiedere la bonifica della zona.
I bocconi, ritrovati nelle aiuole di fronte alla chiesa Cristo Re, sono stati masticati, e fortunatamente poi sputati, da un cane che faceva la sua passeggiata sotto casa. A questo animale è andata bene, ma ce ne sono altri che continuano a correre il pericolo. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di volontari, associazioni e residenti – dice a MeridioNews l’assessore Michele Cristaldi che ha la delega alla Tutela e benessere degli animali – Stiamo cercando di monitorare il fenomeno con la polizia ambientale per capire se è un problema persistente o se, invece, si è trattato di un caso sporadico».
Di episodi simili in città, in passato, se ne sono già verificati molti altri. «Vogliamo capire meglio – aggiunge Cristaldi, senza sbilanciarsi troppo – Non abbiamo ancora un’idea su chi potrebbe essere il responsabile e la Polizia ambientale non ha ancora raccolto abbastanza elementi per poter essere in grado di puntare il dito contro qualcuno». Al momento, il metodo di indagine messo in campo dall’assessorato riguarda «delle ronde per controllare la zona e cercare di tenere sotto controllo il fenomeno». Altri fatti del genere erano già avvenuti in altre aree di Catania, in particolare a Largo Bordighera e nella zona di Vulcania. «In quei casi – ricorda l’assessore – avevamo fatto delle pulizie straordinarie, ma non avevamo trovato nulla».