Una graduatoria che risale al 2021 e che potrebbe riprendere a scorrere. Lo ha deciso la giunta della Regione Siciliana, stabilendo – durante la riunione di oggi – il via libera all’assunzione di nuovi agenti del corpo forestale regionale: 225 unità nel corso di quest’anno e altre 114 nel 2026. Per un totale di 369 […]
Foto di Regione Siciliana
Dalla Regione via libera all’assunzione di 369 agenti forestali in due anni
Una graduatoria che risale al 2021 e che potrebbe riprendere a scorrere. Lo ha deciso la giunta della Regione Siciliana, stabilendo – durante la riunione di oggi – il via libera all’assunzione di nuovi agenti del corpo forestale regionale: 225 unità nel corso di quest’anno e altre 114 nel 2026. Per un totale di 369 assunzioni, utilizzando le risorse del Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) 2025-2027. Nei prossimi mesi, dunque, «l’organico si rafforzerà con i 46 vincitori iniziali del concorso e con 208 nuovi reclutamenti – spiega la Regione in una nota – dei quali 20 unità in comando e 188 provenienti dallo scorrimento della graduatoria. Una sola unità sarà integrata in ottemperanza di una sentenza del tribunale di Termini Imerese, in seguito a contenzioso».
«Oggi è un punto di svolta nella soluzione delle criticità derivanti dalla carenza di personale – afferma l’assessora al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino – Abbiamo puntato a velocizzare le assunzioni attraverso lo scorrimento della graduatoria dell’ultimo concorso, facendo leva su una recente norma nazionale. Otteniamo così un notevole risparmio di tempo e di risorse per la pubblica amministrazione e andiamo incontro alle legittime aspettative di tanti giovani siciliani risultati idonei, che da tempo attendevano risposte. Ora finalmente potranno entrare in servizio».
Per loro, il primo passaggio sarà quello di sottoporsi a una visita medica. Dopo comincerà la formazione «al loro importante compito di prevenzione, tutela ambientale – continua Savarino – difesa del nostro territorio e di valorizzazione del patrimonio boschivo». Il tutto, però, solo dopo l’approvazione del rendiconto della Regione.