Intanto il paese è in allerta. Per tranquillizzare gli animi la sindaca Rosalia Stadarelli, dopo la diretta Facebook di ieri sera, oggi ha parlato in tv sul canale Tse: «Anche se qualcuno di loro risulterà positivo non succederà niente se rimarremo a casa»
Rsa Villafrati, tamponi anche a 6 dipendenti di Misilmeri Sindaca: «Eseguiti ieri mattina, ancora aspettiamo esiti»
Anche Misilmeri
è in allerta dopo il caso della Rsa di Villafrati isolata ieri dopo che sedici persone sono risultate positive al coronavirus. Si teme che il contagio sia arrivato dall’esterno e in particolare da una visita che uno degli ospiti avrebbe ricevuto prima che la struttura chiudesse per decreto la possibilità di ricevere visite. Ieri mattina è stato fatto il tampone a tutto il personale e si attendono i risultati dei test. Tra questi anche sei misilmeresi che lavorano nella struttura. Cosa che ha provocato l’allerta nel paese, dove sono circolate voci tra i cittadini per capire chi fossero queste persone e se avessero avuto contatti con loro.
Ieri sera il sindaco di Misilmeri Rosalia Stadarelli è andata in diretta Facebook
per rassicurare gli animi e rinnovare l’appello a restare a casa. Cosa che ha fatto anche oggi, in diretta televisiva sul canale Tse, per raggiungere anche quanti non hanno accesso ai social network. «Si è verificata l’esigenza di una diretta dopo una domenica movimentata – dice la sindaca – dopo quello che è successo nella Rsa di Villafrati, dove lavorano sei dipendenti di Misilmeri. Volevo rassicurarvi sul fatto che le autorità competenti, i funzionari dell’Asp e i carabinieri sono in contatto con i dipendenti che lavorano in quella struttura, ai quali ieri mattina è stato fatto il tampone e siamo ancora in attesa di conoscere i risultati. Anche se qualcuno di loro risulterà positivo non succederà niente, se rispettiamo quello che invochiamo da 15 giorni, ovvero rimanere a casa. Dobbiamo rimanere a casa».
La sindaca afferma di comprendere lo stato d’animo dei suoi concittadini: «
Siamo stati chiusi da un giorno all’altro in casa. È legittimo che ci possano essere momenti di cedimento, ma non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo andare avanti. In questo momento è importante restare uniti. Molte aziende sono chiuse e i titolari e i dipendenti si chiedono cosa succederà dopo, ma non dobbiamo abbatterci perché l’unico scopo è venirne fuori. Quindi rimaniamo a casa per salvarci e restare vivi, pronti a rimboccarci le maniche, per tornare di nuovo a essere sereni». Infine un nuovo appello a non affollare i supermercati: «Anche i dipendenti e i gestori dei supermercati sono in trincea. Approvvigionate le vostre dispense per diversi giorni, razionalizzando quello che avete a casa. I nostri comportamenti devono essere modificati. Non possiamo in questo momento conservare le nostre abitudini, bisogna avere rispetto per chi tiene le proprie attività aperte per garantire le nostre necessità». Infine un messaggio rivolto anche le case di cura e gli alloggi per gli anziani: «Le visite dei parenti sono state sospese – conclude – ma è giusto stare lo stesso molto attenti. È un momento molto difficile e dobbiamo mantenere le precauzioni necessarie».