Da ultimo a ultimo, lanciata sulla pagina Facebook Siamo handicappati No Cretini è l'offerta spontanea di parte dell'assegno di cura per supportare i Comuni, mentre nel quartiere del centro storico si raccolgono fondi per aiutare i bimbi durante la quarantena
Coronavirus, in città si moltiplicano le iniziative di solidarietà Dai disabili che si autotassano al banco del sorriso a Ballarò
Il coronavirus continua a mettere in luce punti di forza e di debolezza della città. Una perenne emergenza sociale che si mantiene in un equilibrio precario, che crolla sotto i colpi delle misure anti-contagio, e i grandi gesti di solidarietà e sostegno reciproco che vengono fuori quando ci si ritrova a navigare in acque in tempesta a bordo della stessa barca. Sono davvero tantissime le iniziative che si sono susseguite dall’inizio dell’emergenza. Mentre oltre 15mila persone si sono già iscritte alle liste comunali per ricevere i beni alimentari.
Tra queste si registra Da ultimo a ultimo, lanciata sulla pagina Facebook Siamo handicappati No Cretini ovvero l’offerta spontanea di parte dell’assegno di cura per supportare i Comuni nell’offrire aiuti concreti alle famiglie in difficoltà economiche. «Siamo e continuiamo ad essere considerati, non a torto, la comunità più fragile del nostro sistema sociale – si legge nel post su Facebook – Eppure abbiamo dimostrato sempre una straordinaria rete di solidarietà. Abbiamo dovuto lottare per ottenere l’assegno di cura in Sicilia, con i denti. E abbiamo pure rinunciato, in un momento di crisi, a 300 euro di assegno a favore delle persone con disabilità grave, che purtroppo ancora aspettano risposte. Sappiamo che questo può sembrare strano ma è in questo momento che la nostra comunità di Ultimi deve dimostrare, anche simbolicamente, che può fare la differenza. Dobbiamo fare un’offerta che sottrarremo, solo per una volta, dall’assegno di cura. ma dobbiamo essere tutti». E poi il post prosegue «in questo momento ci sono sacerdoti che rinunciano al loro stipendio per aiutare i più poveri. Tanta gente che si sta donando agli altri con abnegazione. E dovete convincere le persone che conoscete, anche fuori dal mondo delle famiglie con disabilità gravissime, che se perfino anche voi avete dato qualcosa è doveroso che lo facciano tutti, ma proprio tutti quelli che possono e hanno uno stipendio o un reddito sicuro. Ora, facciamo il bonifico fin da oggi, peri comuni che hanno già fornito l’iban».
Intanto l‘Associazione del Corpo Consolare di Palermo ha nei giorni scorsi ha fatto una considerevole donazione alla Cartitas diocesana finalizzata all’acquisto di prodotti alimentari di prima necessità da destinare alle famiglie in situazione di grave disagio economico. Ricevendo un sentito «grazie» dal sindaco Leoluca Orlando. In campo anche questa volta per la solidarietà SOS Ballarò e Kala Onlus che hanno avviato una raccolta fondi per portare un sorriso nelle case delle famiglie in difficoltà.
«Garantire ai più piccoli una dimensione quotidiana accettabile anche nella situazione di emergenza che viviamo è responsabilità di tutti», scrive sul suo profilo il presidente della prima circoscrizione Massimo Castiglia che annuncia l’iniziativa Un banco del sorriso a Ballarò. Consiste in un aiuto i bambini ad affrontare la quarantena. Una raccolta fondi per le famiglie e i piccoli del quartiere che ha l’obiettivo di distribuire beni essenziali. In particolare pasta, riso, latte, farina, zucchero, salsa di pomodoro, uova; succhi di frutta, merendine, cioccolato; omogeneizzati vari (frutta e carne); pannolini misure (misure 3 – 4 – 5); detergenti per neonato e prodotti per l’igiene personale e della casa; materiale ludico e didattico come matite, pastelli a matita e a cera, pennarelli lavabili, pongo/didò, cartoncini forbicine e colla, piccoli libri e giocattoli; ricariche: telefoniche e l’accesso a internet, bombole a gas per uso domestico. «Il nostro scopo non è sostituirci alle iniziative di solidarietà pubbliche – scrivono gli organizzatori – ma di integrarle nell’immediato, tentando di intervenire a favore di nuclei familiari che hanno difficoltà di accesso ai canali tradizionali e di identificare bisogni specifici intercettati da chi ha una conoscenza e una relazione di fiducia diretta».
Per questo motivo il Un banco del sorriso a Ballarò promuove una raccolta fondi destinata all’acquisto di quei beni «che disegnano il quotidiano dei più piccoli» e contribuiscono a rendere sopportabile questa difficile situazione, aiutarli nello studio e favorire il mantenimento di una dimensione ludica necessaria al loro star bene. La campagna è promossa da SOS Ballarò e Kala Onlus _Il giardino di Madre Teresa che si occuperanno della raccolta e distribuzione dei beni.