Coppia occupa alloggi Iacp dei genitori deceduti Sono indagati dalla polizia per invasione di edifici

Nella giornata di ieri, personale del commissariato Borgo-Ognina ha eseguito un controllo straordinario volto a contrastare il dilagante fenomeno dell’occupazione abusiva degli alloggi dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Catania che, a fronte di molte richieste ricevute da parte di famiglie bisognose, come noto, spesso vengono occupati da persone senza titolo e già proprietari di abitazioni.

Particolare rilievo assume il controllo effettuato nel quartiere villaggio Santa Maria Goretti dove a seguito di attività investigativa, è stato accertato che due coniugi, dopo la morte dei rispettivi genitori che erano assegnatari di due alloggi popolari siti al piano terra (320 metri quadri entrambi con cortile), hanno occupato abusivamente detti alloggi senza restituirli al citato Istituto.

Non solo, in uno di detti alloggi, vi abita anche il figlio della coppia che lavora in ambito aeroportuale con un regolare contratto di lavoro e un’abitazione di proprietà. Per tali motivi, i due coniugi sono stati indagati in stato di libertà per invasione di terreni o edifici e, di quanto esposto, ne è stata data subito comunicazione al menzionato Istituto in modo da poter rientrare in possesso di detti alloggi e assegnarli a persone che sono ancora oggi in attesa di assegnazione.

Durante l’attività di polizia, sempre in zona villaggio Santa Maria Goretti, i poliziotti, insospettiti da un manufatto in cemento ancora incompleto di circa 100 metri quadri con a fianco una roulotte, sono intervenuti e hanno accertato che una donna di 57 anni, disoccupata, senza reddito e che dorme da anni in detta roulotte, ha provato a costruire su un terreno di un privato e ad insaputa dello stesso, la propria casa senza le previste autorizzazioni edili affermando di essere stanca di vivere nella citata roulotte, ormai erosa dal tempo e versante in pessime condizioni igienico sanitarie.

La donna è stata informata dai poliziotti della possibilità di rivolgersi all’Istituto Case Popolari di Catania e ad altri uffici presenti nel territorio, per avere adeguata assistenza. La donna ha detto ai poliziotti che si sarebbe impegnata a ripristinare lo stato dei luoghi, per poi affidarsi a detti istituti.

(Fonte: questura di Catania)


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