Quattro lavoratori in nero sono stati trovati al seguito dei controlli effettuati dai carabinieri in alcuni cantieri edili di Catania. Nel corso delloperazione sono state emesse sanzioni per un totale di 56mila euro, e i titolari di due ditte sono stati denunciati per le mancanze di tutele dei lavoratori. Decisa anche la sospensione dellattività per due aziende, subito revocata dai militari a seguito dellassunzione dei lavoratori in nero
Controlli nei cantieri edili, due denunce Trovati dai carabinieri quattro operai in nero
Quattro lavoratori in nero privi di qualunque tutela assicurativa e previdenziale sono stati trovati dai carabinieri dell’ ispettorato del Lavoro di Catania, nel corso di alcuni controlli in vari cantieri della città. Per due ditte è stata disposta la sospensione delle attività imprenditoriali, avendo riscontrato una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20 per cento della forza lavoro. Sospensioni per le quali i carabinieri hanno già emesso i provvedimenti di revoca, in quanto i datori di lavoro hanno prontamente ottemperato allassunzione dei lavoratori. A termine dei controlli sono state effettuate anche due denunce in stato di libertà per i responsabili delle ditte nei cantieri in cui sono state riscontrate le violazioni, mentre sono state contestate sanzioni amministrative e ammende per complessivi euro 56mila euro e sono stati recuperati contributivi agli Enti previdenziali ed assistenziali di euro 16mila e 300.
I controlli vengono al seguito della morte, nei giorni scorsi, di quattro operai a Rovigo, e sono finalizzati a prevenire gli infortuni sul lavoro e le morti bianche nonché a reprimere le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e contrastare il fenomeno del lavoro nero, dintesa con il dirigente della direzione territoriale del Lavoro di Catania, Fausto Piazza. Che punta sulla prevenzione, in un momento in cui «si continua a riscontrare come taluni datori di lavoro, senza scrupoli, approfittino dello stato di necessità del lavoratore subordinato che specie in questi tempi di difficoltà economiche accetta di lavorare in nero. E domani allatto del pensionamento quando lInps non riconoscerà la giusta pensione non ritrovando i versamenti contributivi», spiega la nota inviata alla stampa.