Contro la mafia, sempre!

da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Oggi ricorre il 20° anniversario della strage, avvenuta appunto il 23 maggio del 1992 a Capaci, e nella quale persero la vita Giovanni FALCONE, Francesca MORVILLO, Antonino MONTINARO, Rocco DI CILLO e Vito SCHIFANI (e rimase gravemente ferito l’autista COSTANZA, oggi Medaglia d’Oro al Valore Civile).

Noi Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu, rivolgiamo i nostri sentimenti di gratitudine e di affetto alle VITTIME e CHIEDIAMO GIUSTIZIA e VERITÀ, rinnovando l’impegno di lottare contro la Mafia. Un fenomeno, questo, al quale, senza dubbio, sono stati inflitti ridimensionamenti e sconfitte e contro il quale sono in corso mobilitazioni e forti prese di coscienza, tanto in Sicilia che nel Mondo. Ma del quale dobbiamo, purtroppo, ammettere anche la persistenza, nonché le pericolose interferenze nel territorio, nel mondo dell’economia, degli affari e della politica e forse anche nei rapporti internazionali.

Non sono da escludere complicità e contatti con il terrorismo, e/o l’adozione di metodi terroristici e stragisti. Così come è avvenuto a Capaci il 23 maggio del 1992 e come sarebbe avvenuto successivamente anche al di fuori del territorio siciliano. Non escludiamo neppure contatti e complicità di livello internazionale con gli “STATI CANAGLIA” o con movimenti eversivi di vario genere.

Tutto ciò è, a dir poco, INQUIETANTE. E può diventare tanto pericoloso da mettere in crisi la stessa DEMOCRAZIA e la SOVRANITÀ degli STATI. E, per quanto riguarda in modo specifico la Sicilia, tutti questi fattori ne impediscono la RINASCITA economica morale e politica.

Le considerazioni suddette possono apparire dissacranti e pessimistiche, ma non lo sono, perché sono REALISTICHE. E devono indurci non già alla rassegnazione, quanto, piuttosto, a lavorare di più e a lavorare meglio per la LEGALITÀ ad ogni livello. E a LOTTARE CONTRO LA MAFIA, con maggiore determinazione e senza COMPROMESSI E ci sia consentito di ribadire che, in questa lotta, gli Indipendentisti  FNS devono essere, consapevolmente e coraggiosamente in prima linea, anche perché dai fatti di cronaca giornalistica e giudiziaria rimane confermata l’esattezza dell’assioma, secondo il quale “LASICILIA NON SARÀ MAI LIBERA SE NON SI SARÀ, PRIMA, LIBERATA DALLA MAFIA”.

E ci sia permesso anche di riproporre una riflessione: GIOVANNI FALCONE È L’ “EROE DELL’UMANITA’”, CHE HA SAPUTO ALLARGARE GLI ORIZZONTI E GLI OBIETTIVI DELLA LOTTA ALLA MAFIA”. IN QUANTO SICILIANO, INTUÌ – INFATTI, MEGLIO DIALTRI – QUALI FOSSERO I PUNTI DEBOLI ED I PUNTI DI FORZA DELLA PIOVRA MAFIOSA. E FORSE ANCHE QUALI FOSSERO I COLLEGAMENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, VECCHI E NUOVI”. “UNA INTUIZIONE, LA SUA, DI SCOTTANTE ATTUALITÀ”

NON LASCIAMOLO SOLO!

ANTUDU!

 

 

 


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