L'operazione ha riguardato diverse attività commerciali nei Comuni di Catania, Linguaglossa, Paternò, Aci Catena e Misterbianco. Tra il materiale anche piccoli elettrodomestici e giocattoli, oltre a capi che riproducevano famose griffe
Contraffazione: la finanza sequestra 9000 articoli Otto denunciati. Ritirate anche tremila mascherine
Oltre 9000 articoli contraffatti e non sicuri sono stati sequestrati nell’ultima settimana dai militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania in negozi di diversi Comuni della provincia. Otto le persone denunciate in totale, cinque cinesi e tre italiani. Due commercianti sono stati denunciati dopo che a Misterbianco sono state sequestrate in due ditte più di 3000 mascherine in tessuto e oltre 500 capi di abbigliamento, per lo più cappelli, con marchi e loghi contraffatti, che sono stati sequestrati.
A Linguaglossa i militari durante un controllo in un esercizio commerciale hanno trovato più di 400 articoli, fra cui piccoli elettrodomestici e materiale elettrico a bassa tensione e numerosi giocattoli, privi dei requisiti minimi per la tutela dei consumatori. Tutti i prodotti non a norma sono stati sequestrati e ritirati dal mercato, mentre ai titolari sono state elevate sanzioni amministrative fino a 15000 euro.
Ad Aci Catena in un altro negozio sono stati sequestrati oltre 200 articoli ludici e piccoli elettrodomestici non conformi agli standard di sicurezza fissati dalla normativa vigente. A Paternò, in un punto vendita della grande distribuzione sono stati sequestrati 250 prodotti con marchio contraffatto di famose griffe. Il titolare è stato denunciato alla procura e segnalato alla Camera di commercio di Catania per la sanzione amministrativa. In vari quartieri di Catania infine sono stati sequestrati oltre 3900 articolo tra capi di abbigliamento, cd, dvd e videocassette taroccati e mascherine e dispositivi di protezione individuali Ffp2 non conformi e sono stati denunciati tre italiani.