LARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE N.5/2014 PREVEDE UN PRECISO CRONOPROGRAMMA. IL GOVERNO LO HA RISPETTATO O I SOLITI RITARDI NELLAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA CARATTERIZZERANNO ANCHE TALE PERCORSO?
Inizia il conto alla rovescia per la centralizzazione della gestione dei Consorzi di bonifica. Dagli attuali undici si dovrà passare a due così come previsto dallarticolo 13 della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014.
La ridefinizione degli ambiti territoriali di operatività dei Consorzi di Bonifica è finalizzata, nellintento del Governo regionale, ad adeguare i servizi di bonifica e irrigazione alle attuali esigenze dellagricoltura e razionalizzare limpiego delle risorse umane, strumentali e finanziarie del settore.
La legge regionale citata dispone che allunificazione dei comprensori consortili si arrivi garantendo lutilizzo delle medesime unità di personale di ruolo, precario ed a tempo determinato.
Sulla vicenda è intervenuto lassessore regionale alle Risorse agricole, Paolo Ezechia Reale, a margine di un incontro tenuto presso la sede dellassessorato, con i vertici dell’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi).
E’ tempo di avviare concretamente il processo di normalizzazione nella gestione dei Consorzi di Bonifica siciliani che oggi sono gravati da numerose disfunzioni e diseconomie – ha detto l’assessore Reale -. Siamo davanti ad una svolta importante. La Regione avvia oggi un percorso che porterà alla conclusione di una lunghissima stagione caratterizzata da una gestione straordinaria degli Enti. I due commissari appena nominati opereranno lungo direttrici ben precise in una prospettiva di contenimento della spesa e funzionalità delle strutture. Obiettivo finale è quello di condurre alla costituzione degli organi di gestione ordinaria dei Consorzi e di definire, attraverso il confronto con le parti sociali, la proposta di Regolamento cui improntare l’attività dei nuovi Consorzi di Bonifica.
Per dare attuazione al percorso di riforma sono stati nominati due commissari straordinari che avranno il compito di transitare gli attuali undici Consorzi di Bonifica siciliani verso i nuovi due previsti dalla legge regionale n.5 del 2014. Si tratta di Francesco Petralia per i Consorzi di Bonifica della Sicilia Orientale e Fabrizio Viola per quelli della Sicilia Occidentale.
Il secondo comma del citato articolo 13 della legge regionale n.5/14, prevede, infatti, che il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale accorpi i Consorzi di Bonifica di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Gela. Mentre, il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale inglobi le sedi di Enna, Caltagirone, Ragusa, Catania, Siracusa e Messina.
Secondo quanto contenuto nel comunicato stampa, i commissari avranno il compito di effettuare una puntuale ricognizione della situazione esistente all’interno delle singole realtà consortili al fine di creare le condizioni per chiudere la lunga stagione dei commissariamenti e ripristinare la normalità nella gestione dei Consorzi di Bonifica siciliani.
La norma prevede anche che entro quattro mesi, termine scaduto agli inizi del mese scorso, il Governo regionale avrebbe dovuto approvare lo statuto ed il regolamento di organizzazione dei due istituendi Consorzi di Bonifica nel rispetto dei principi stabilità dallintesa Stato-Regioni come disposto dallarticolo 27 del decreto legge 31 dicembre 2007, n.248, convertito con modificazioni in legge 28 febbraio 2008, n.31.
Così come entro i sessanta successive giorni dallapprovazione dello statuto dei Consorzi citati, lassessore regionale allAgricoltura provvede ad indire le elezioni degli organi statutari.
Nota a margine
Ci chiediamo se questi adempimenti il Governo li ha realizzati, visto che nel comunicato stampa non se ne fa cenno. In compenso sono stati nominate due commissari, scelti allinterno dei ruoli della Regione siciliana, per effettuare la ricognizione dello stato dellarte. Perché soltanto adesso lesecutivo regionale ha deciso di nominare due commissari per commissariare undici commissari che già operavano? A cosa sono dovuti i ritardi?
Ancora una volta sembra che il Governo attivi con enorme ritardo quanto previsto dalle disposizioni regionali. Se questo è un modo per affermare il proncipio della spending review, i dubbi rimangono sulloperato del Governo regionale. Un ulteriore chiarimento su tempi, modalità e contenuti sarebbe utile che l’esecutivo del presidente della Regione, Rosario Crocetta, lo facesse.
g.m.
(Foto tratta da zeroemission.eu)
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