Il 31enne siracusano Antonio Bonafede era stato beccato lo scorso aprile con marijuana e hashish mentre si imbarcava per Malta insieme ad altri due uomini. Il giudice ha accolto la richiesta dei suoi legali, così potrà uscire dal carcere
Consigliere Pd arrestato con 20 chili di droga Tribunale del Riesame concede i domiciliari
Dal carcere agli arresti domiciliari. Cambia la misura cautelare per il consigliere comunale di Siracusa Antonio Bonafede, beccato al porto di Pozzallo con venti chili di droga mentre stava per imbarcarsi, insieme ad altri due uomini, per Malta.
Il politico 31enne del Partito democratico è stato fermato lo scorso 28 aprile al molo ragusano. La polizia sequestrò 16 chili di marijuana e tre chili e mezzo di hashish all’interno di un borsone e di un trolley. Il consigliere era in compagnia di Salvatore Mauceri, 32 anni, e Antonio Genova, 44 anni. Tutti e tre sono finiti in carcere.
L’arresto era stato confermato dal gip, adesso però il Tribunale del Riesame, accogliendo la richiesta dei legali di Bonafede, Giuseppe Caruso del foro di Catania e Giambattista Rizza del foro di Siracusa, hanno concesso i domiciliari. Secondo la tesi della difesa, il consigliere era intenzionato a partire verso l’isola del Mediterraneo perché interessato ad aprire un’attività commerciale, e si sarebbe limitato soltanto a dare un passaggio agli altri due. Spetterà adesso al processo fare chiarezza sulla vicenda.
Riceviamo richiesta di diritto all’oblio da parte del legale di Antonio Bonafede, in quanto «assolto con sentenza emessa dal Tribunale di Ragusa e divenuta definitiva alla data del 15.06.2024».