La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca beni per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, emesso dal tribunale di Trapani nei confronti di Nicolò Clemente, un imprenditore del settore edile, ritenuto contiguo al clan mafioso di Castelvetrano guidato dal boss Matteo Messina Denaro. Nel luglio 2018 Clemente è stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito della quale è stato condannato, in via definitiva, alla pena di 15 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso.
L’imprenditore, peraltro, è stato individuato, anche sulla scorta delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, «come espressione del sodalizio mafioso di Castelvetrano con il quale sarebbe riuscito ad imporsi nel tessuto economico locale». Con il provvedimento eseguito dalla Dia è stata inoltre applicata la sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza o di dimora abituale per 3 anni, nonché la confisca dell’intero capitale sociale e del complesso aziendale di 2 imprese attive nella produzione e nel commercio di conglomerati cementizi e dei lavori edili in genere, 35 beni immobili e 32 beni mobili, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.
La Polizia di Stato ha scoperto due autolavaggi abusivi. Sono stati scoperti dalla Polizia di…
I Carabinieri della Stazione di Palermo Crispi hanno arrestato un 34enne di Pomigliano d’Arco (Napoli), ritenuto responsabile…
Sono in corso le indagini per stabilire il movente del tentato omicidio dell'operaio della Reset,…
Martedì sera, alla vigilia di Natale, a Catania un ragazzo di 20 anni è stato…
Una frana, causata dalle intense piogge, ha interrotto il transito lungo la strada provinciale 27…
Una donna di 75 anni è stata trovata morta in casa a Palermo in un appartamento in…