Un gruppo da 1800 occupati tra dipendenti diretti e indotto. Un fatturato che supera i 400 milioni di euro nei settori trasporti, logistica e automotive. Sono i numeri della holding presieduta dall’imprenditore Angelo Di Martino, da poco eletto alla guida di Confindustria Catania. Un cambio di rotta quasi epocale, per il vertice della potente associazione, […]
Foto di Confindustria Catania
Confindustria Catania, un imprenditore al vertice della confederazione: Angelo Di Martino
Un gruppo da 1800 occupati tra dipendenti diretti e indotto. Un fatturato che supera i 400 milioni di euro nei settori trasporti, logistica e automotive. Sono i numeri della holding presieduta dall’imprenditore Angelo Di Martino, da poco eletto alla guida di Confindustria Catania. Un cambio di rotta quasi epocale, per il vertice della potente associazione, la più rappresentativa del sistema produttivo etneo, che mette finalmente alla sua guida un imprenditore. E a parlare non sono enunciazioni di principio, ma storia imprenditoriale, numeri e risultati. Al di là delle liturgie confindustriali di facciata, imprenditori bene informati, vicini da sempre al sistema associativo, spiegano che in tanti, da tempo, aspettavano un nuovo corso. Dalle parole ai fatti.
Un nuovo corso che vede in campo nella compagine dei vicepresidenti voluta al proprio fianco da Di Martino, imprenditori e manager di assoluto spessore: da Eliano Russo (Gruppo Enel) a Lucio Colombo (STmicroelectronics); da Gaetano Vecchio (Cosedil) a Miriam Pace (Plastica Alfa); da Salvo Gangi (Covei) a Santi Finocchiaro (Dolfin). A poco più di una settimana dall’assemblea che ha chiuso un lungo capitolo associativo aprendo una nuova pagina della storia di Confindustria Catania, i risultati non si sono fatti attendere. Infatti nella prima sola settimana numerosissime nuove e vecchie imprese hanno chiesto di rientrare a far parte del sistema associativo. Probabilmente spinte dalla certezza di poter contare sulla guida di uno di loro: un imprenditore.