«Quello che sta succedendo a Catania da oltre 10 giorni sta superando l’inverosimile, dall’ incendio all’aeroporto all’interruzione del servizio elettrico e servizio idrico. Si contano danni per milioni di euro, diretti e dell’indotto. Per non contare eventuali perdite anche dei prodotti alimentari delle aziende del comparto della ristorazione che a causa del mal funzionamento delle […]
Confesercenti Catania chiede incontro al sindaco Trantino per affrontare le criticità del comparto
«Quello che sta succedendo a Catania da oltre 10 giorni sta superando l’inverosimile, dall’ incendio all’aeroporto all’interruzione del servizio elettrico e servizio idrico. Si contano danni per milioni di euro, diretti e dell’indotto. Per non contare eventuali perdite anche dei prodotti alimentari delle aziende del comparto della ristorazione che a causa del mal funzionamento delle celle frigo hanno dovuto buttare centinaia di euro di merce nella spazzatura. Chiediamo al Governo e alla Regione Siciliana di dare supporto urgente anche agli esercenti colpiti da questo susseguirsi di eventi che giorno dopo giorno si ritrovano a contrastare». A dichiararlo è il presidente di Confesercenti dell’area metropolitana, Caudio Miceli, il quale oltre ad unirsi alla richiesta dello stato di calamità, chiede un incontro urgente al sindaco di Catania, Enrico Trantino e all’assessore alle Attività produttive Giuseppe Gelsomino per affrontare le questioni che stanno colpendo la cittadinanza etnea e il tessuto economico della nostra città, con dei record di perdita mai registrati fino ad adesso.
«Un danno enorme che si aggiunge a quello provocato dalla chiusura dello scalo etneo, che a dieci giorni dallo scoppio dell’incendio, rimane ancora con un’operatività dimezzata, con danni anche agli albergatori e agli operatori del settore servizi – aggiunge – e sul fronte dei roghi che hanno interessato la Sicilia gli incendi hanno lambito alcuni stabilimenti produttivi, nell’area tra Riposto e Milo, salvati dalle fiamme solo grazie all’intervento degli stessi dipendenti. Per questo chiediamo subito interventi concreti che possano risollevare il sistema produttivo e tutta la popolazione – conclude il presidente Miceli – serve il sostegno dello Stato, un coordinamento dell’amministrazione e il rafforzamento degli interventi della Protezione civile con uomini e mezzi».