Concorsone, al via il conto alla rovescia Tra 15 giorni preselezione degli aspiranti prof

Si chiama concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado (Decreto del direttore generale per il personale scolastico n.82 del 24 settembre 2012), ma per tutti è ormai il concorsone. Il superamento della prova consentirà ai fortunati – che dovranno superare tre esami – di firmare un contratto a tempo indeterminato in quel mondo instabile e sfuggente che è la scuola pubblica italiana.

Tra il 16 e il 17 dicembre avverrà la prima selezione degli aspiranti prof. attraverso un test unico per tutto il Paese da svolgere per via telematica. Computer based, secondo la definizione del Ministero, la prova è «volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo, delle competenze digitali nonché delle competenze linguistiche». 50 quesiti ai quali rispondere correttamente in 50 minuti. 18 domande di capacità logiche, 18 di capacità di comprensione del testo, sette quesiti di informatica, sette di conoscenza della lingua straniera. Il punteggio minimo per accedere al concorso vero e proprio è di 35 su 50.

Per permettere una maggiore familiarità con la prova, il Miur ha messo a disposizione L’esercitatore. Anche se a primo impatto può sembrare una tortura di stampo medievale o il titolo di un film d’azione, si tratta di un sistema con 70 simulazioni contenenti tutte le potenziali domande del test. Secondo i tecnici ministeriali il metodo non potrà essere utile a chi vorrà barare. «Per conoscere tutte le domande presenti nell’archivio da cui verranno estratti i quesiti che ti saranno proposti il giorno della prova preselettiva, potrai effettuare una simulazione per ciascun modulo di verifica – si legge sul sito – Non verranno invece rilasciati documenti scaricabili con l’intero archivio domande».

I partecipanti hanno inviato via internet le domande dal 6 ottobre al 7 novembre. Limite di partecipazione per una sola regione, ma con la possibilità di concorrere anche per diverse classi di concorso. E – confermando le aspettative – a tentare la lotteria del posto fisso si sono presentati in tantissimi: 321.210 domande per 11.542 posti disponibili. La maggioranza (80 per cento) sono donne, la metà delle domande proviene dal Meridione. A colpire è l’età media degli aspiranti insegnanti: 38,4 anni. Solo il 35 per cento ha meno di 35 anni. Ma nella corsa alla cattedra emergono anche le lotte interne tra precari (un terzo dei partecipanti) e outsider che non hanno mai varcato la soglia di un’aula. L’esperienza verrà valutata solo dopo il superamento della prova scritta (che si terrà a febbraio), al momento dell’orale, della valutazione dei titoli e della simulazione di una lezione da trenta minuti. La commissione dovrà essere formata da docenti di ruolo con minimo cinque anni di carriera e con dottorato, una seconda abilitazione, oppure una seconda laurea.

In Sicilia le cattedre per la scuola dell’infanzia sono 216 (il secondo numero più alto dopo la Campania), quelle per la primaria 202. I posti disponibili per la secondaria sono divise in base all’ambito d’insegnamento. E sulla base dei partecipanti, solo un aspirante docente su 38 riuscirà a portare a termine questo estenuante tour de force e firmare l’ambito contratto.

[Foto di l’Ape Zeta]


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