Una studentessa del Medialab "Laboratorio di ascolto musicale" racconta la sua scoperta del geniale compositore austriaco: «La musica classica non è così lontana da noi come potrebbe sembrare a primo impatto»
Con Mozart è impossibile annoiarsi
Non avendo mai studiato né ascoltato musica classica, credevo che questo universo fosse troppo lontano da me e non fosse alla mia portata. Ma durante il “Laboratorio di ascolto musicale”, ascoltando con attenzione i brani, acquisendo qualche piccola nozione ed un po’ di terminologia, ho capito che la musica classica non è così lontana da noi come potrebbe sembrare a primo impatto: è l’espressione della sensibilità e della creatività che l’uomo possiede, e queste caratteristiche fanno parte di tutti noi, quindi la musica classica, così come ogni altro tipo di musica è un bene di cui tutti possiamo godere, non dobbiamo mai sentirci inadeguati nell’ascoltarla. La musica è astratta e ci mette in contatto con la parte più nascosta della nostra anima, con una sensibilità profonda di cui magari ignoravamo l’esistenza; ma è anche vitalità, note concrete che danzano lungo le ottave musicali, accordi, armonia, ritmo, movimento, suoni che si susseguono, strumenti che chiedono di essere suonati e vissuti, e voci e mani di interpreti che chiedono di eseguire, di regalare se stessi a chi li ascolta.
Ascoltando la Sonata per pianoforte KV 310 di Mozart e altre sue sonate, possiamo comprendere meglio tutta la musica di Mozart, musicista eccezionale dotato di un talento, di una sensibilità e di una espressività fuori del comune.
Nel primo movimento della Sonata KV 310 ciò che più colpisce e lascia incantati è la vitalità, la gioia, l’esuberanza, la forza e l’allegria che Mozart riesce ad esprimere. In molti punti però è possibile scorgere anche moltissima delicatezza, leggerezza, eleganza e vi sono dei bellissimi passaggi dal pianissimo al piano, e poi dal piano al forte. Tutta la sonata è dominata da una grandissima armonia, è molto orecchiabile, e consente di recepire bene tutti i passaggi e tutti i cambiamenti di ritmo, volume e velocità che creano effetti piacevolissimi da ascoltare. La prima volta che ho ascoltato questa sonata ho avvertito la voglia ed il bisogno di ascoltarla nuovamente molte altre volte, perché è un brano che trasmette sensazioni fresche, vitali, e la melodia è affascinante; è impossibile annoiarsi ascoltandola. Pertanto posso affermare che Mozart riesce, oltre che a creare sonate incantevoli, a stabilire un rapporto speciale con il suo ascoltatore, ad intessere un legame intimo con lui e a far trasparire tutto il suo genio, la sua espressività ed il suo brio.