La sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana ha approvato il Piano di riequilibrio decennale del Comune di Catania. La decisione è arrivata stamattina, al termine dell’udienza che si è tenuta nella sede dei giudici contabili di via Notarbartolo, a Palermo. E dove, una delegazione guidata dal sindaco Enzo Bianco e formata dallassessore al Bilancio Giuseppe Girlando e dai tecnici Giorgio Santonocito, ex ragionere generale, e dai revisori dei conti Natale Strano, Fabio Sciuto, Carlo Cittadino e Massimo Rosso, ha incontrato i magistrati, che hanno ritenuto soddisfacenti i chiarimenti forniti dall’amministrazione etnea.
Una buona notizia per il Comune catanese, per cui il sindaco Bianco si è detto «profondamente soddisfatto». «Il cammino che ci aspetta adesso ha commentato il primo cittadino – è difficile e delicato, ma intanto è stato evitato quel dissesto che avrebbe condannato la città». Aggiungendo che nonostante ci siano ancora «conseguenze pesanti per i catanesi», l’amministrazione conta «di uscire presto dalle secche di questa situazione anche chiedendo lattenzione del governo regionale e nazionale. In particolare – continua Bianco – cercheremo di porre rimedio alle scelte dolorose sul piano del welfare che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione.
Con una nota diffusa alla stampa, il Comune etneo fa sapere che il piano è stato redatto «ai sensi dell’art. 243 bis e seguenti del Testo unico degli Enti locali, che consente ai Comuni in condizioni di squilibrio strutturale del bilancio di attivare una procedura che punta al riequilibrio attraverso contenimento della spesa e ottimizzazione delle entrate». Una norma attravero cui lo Stato prevede un prestito a tasso zero di 71 milioni di euro, di cui «17 sono già stati anticipati». Cifre che però non sono ancora confermate.
«Non possiamo che essere felici dellimportante vittoria ottenuta a Palermo dal sindaco Bianco», ha dichiarato Alessandro Porto, capogruppo consiliare di Con Bianco per Catania. La città, continua il consigliere, «ha bisogno di risollevarsi sotto il profilo economico e sociale» e lapprovazione del piano di riequilibrio, «grazie ai chiarimenti forniti dallAmministrazione comunale, rappresenta senza dubbio un traguardo importantissimo». Ma, secondo Porto, si tratta soltanto del primo passo. «Lamministrazione Bianco – sottolinea – che così bene si è mossa in questi primi mesi, deve puntare al recupero del denaro messo a disposizione con il Dl 35, quello per intenderci che consentiva alla Pubblica amministrazione di pagare i propri debiti. La precedente amministrazione non volle richiederli, negando così a migliaia di piccole e medie imprese catanesi il diritto al futuro». «Adesso – conclude il capogruppo – la strada è tutta in salita, ma confidiamo che il sindaco Bianco sappia spendere, come nel caso del Piano di riequilibrio, tutta la propria autorevolezza per raggiungere questo risultato. Si tratterebbe di ben 130 milioni di euro che risolleverebbero le sorti economiche della città».
Dello stesso avviso anche Giovanni DAvola, capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale, che vede nell’approvazione del piano la volontà di far fronte ad alcuni tra i nodi in sospeso dell’amministrazione etnea, come i decurtamenti ai servizi sociali. «È stato desolante – esordisce il consigliere – vedere tanti lavoratori e tante madri protestare per i drastici tagli dei fondi per lassistenza ai minori che fanno parte del Piano di riequilibrio approntato dalla passata amministrazione», per cui, a suo dire, «la giunta Bianco non aveva grandi margini di manovra». In attesa di quella che definisce la «parte più difficile: riuscire a far recuperare a Catania quella forte inclinazione alla solidarietà negli ultimi anni sacrificata sullaltare di un risanamento che non può però gravare soltanto sui più deboli. E in questo lazione del sindaco Bianco, unitamente ai consiglieri del Pd e alla maggioranza, sarà di fondamentale importanza», conclude.
Gli fa eco Daniele Bottino del Megafono, che definisce l’approvazione del piano un «importantissimo risultato», ricordando come «nelle passate settimane la giunta Bianco avesse avviato, anche con l’ausilio dei tecnici dell’Ifel, l’Istituto Finanziario enti locali collegato all’Anci, un riesame della struttura del Piano, approntato dalla precedente amministrazione e che prevede tagli drastici al welfare e ai servizi come gli asili nido». «Adesso – conclude il consigliere – ci sarà ancora da lavorare duramente per far sì che Catania, finalmente, si risollevi».
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