Il suo manifesto è diventato virale, ma adesso è il diretto interessato a chiarire i contorni di una vicenda nata per una affrettata condivisione su Facebook. «Capita di sbagliare ma i veri problemi sono altri», racconta l'uomo, padre di due figli e venditore di abbigliamento al mercato
Comunali, parla il candidato con i refusi nei volantini «Era solo una bozza, in lista per risollevare quartiere»
«Il valora dell’amicizia». Anzi no: «Il valore dell’amicizia». Alle amministrative capita che uno slogan contenuto in un volantino elettorale, con tanto di refuso, faccia il giro del web diventando presto virale. Protagonista il candidato dell’Unione di centro Gianluca D’Arrigo, candidato alle prossime amministrative del 10 giugno nella sesta municipalità. Il suo santino, o almeno quello che passa tra decine di post su Facebook e gruppi Whatsapp, contiene in realtà anche un secondo errore: minucipalità invece di municipalità. In poche giorni l’aspirante consigliere di quartiere è stato messo alla gogna ma adesso, a chiarire i contorni di questa vicenda, è proprio il diretto interessato.
«Mi hanno detto che la mia foto con gli errori sta girando molto ma le cose importanti nella vita sono altre e io certamente se mi candido lo faccio soltanto per provare a risollevare le sorti del mio quartiere», spiega contattato al telefono. «I veri problemi sono altri e, certamente, può capitare di commettere un errore», aggiunge.
Ma com’è stato possibile un doppio refuso del genere? «Si è trattato soltanto di una svista. Mi hanno mandato la bozza del fac-simile e senza accorgermi di nulla l’ho condiviso su Facebook». Da quasi anonimo candidato di municipalità ecco che D’Arrigo diventa in poche settimane popolare. In realtà quel volantino con i refusi, finito online per ufficializzare la sua corsa, è stato sostituito con le opportune correzioni. «Non ho mai stampato nemmeno una copia di quei manifesti», aggiunge l’uomo. Nella vita di tutti i giorni venditore di abbigliamento in piazza Carlo Alberto, nella tradizionale fera ‘o luni. Sposato e padre di due figli racconta di essersi candidato già in passato, ma senza successo.