A poche ore dalla chiusura dei seggi, secondo gli ultimi dati del ministero dellInterno, i siciliani al voto sono stati appena la metà degli aventi diritto. Un segno negativo rispetto alle scorse consultazioni amministrative registrato in tutte le province, comprese le grandi città coinvolte: Palermo, Agrigento e Trapani. Attesa nel Catanese per Misterbianco, Paternò, Palagonia e Caltagirone. A partire dalle 15 diretta elettorale su CTzen
Comunali, in Sicilia affluenza in calo Paternesi su Fb: «E se vince Mister Porto?»
A poche ore dalla chiusura dei seggi per le elezioni amministrative 2012 in Sicilia cala l’affluenza. Alle 22 di ieri sera, secondo i dati del ministero dell’Interno, a recarsi alle urne è stato il 50,52 per cento dei 945.530 elettori. Un segnale al ribasso rispetto alle scorse consultazioni che si nota in tutte le province. Nei piccoli Comuni come nelle poche grandi città siciliane al voto: Palermo, Agrigento e Trapani. Nel Catanese, capofila per l’affluenza è Aci Catena, con l’8,25 per cento in più di elettori rispetto alle passate elezioni comunali rilevati alle 19 di ieri. La bandiera nera va invece a Licodia Eubea, dove – secondo gli ultimi dati delle 22 – alle urne si sono presentanti quasi il 10 per cento in meno dei cittadini. A Paternò, intanto il Comune con le elezioni più mediatiche della Sicilia dopo gli sfottò nasce la preoccupazione: «E se dovesse davvero vincere il candidato che ha promesso il porto copiando il programma da un collega di Genova?», si chiedono i cittadini su Facebook, nell’apposito gruppo Paternò a mare.
Dei 900 comuni italiani chiamati al voto, 147 sono in Sicilia e 21 nella provincia di Catania. Se alle 19 di ieri, nel Catanese, l’affluenza sembrava ancora reggere facendo registrare un segno positivo nella metà dei Comuni coinvolti alle 22 la situazione non è più così incoraggiante. In totale, dopo la prima giornata piena di voto, alle urne sono andati solo poco più della metà dei catanesi aventi diritto: il 51,85 per cento, stima il ministero. Un trend comunque positivo rispetto a quello registrato in provincia di Palermo, grande capoluogo siciliano al voto, insieme ad Agrigento e Trapani. In città, i votanti alle 22 di ieri sono stati poco più di 260mila sugli oltre 560mila aventi diritto: il 46,81 per cento, il 6,88 per cento in meno rispetto alla scorsa tornata elettorale. Va meglio ad Agrigento città, dove più della metà degli elettori è già stata alle urne, un dato confermato anche in provincia. Dove però si registrano tutti segni negativi nelle affluenze rispetto alle passate consultazioni. Così come a Trapani, dove ancora non si sono raggiunte le alte percentuali di partecipazione delle scorse amministrative.
In provincia di Catania i risultati più attesi riguardano quattro Comuni: Misterbianco, Paternò, Palagonia e Caltagirone. Comune, quest’ultimo, affollato di candidati: nove per la poltrona di sindaco, quasi 500 per il consiglio comunale, tutti divisi in 16 liste. A rappresentare la continuità con l’amministrazione uscente è il vice sindaco Alessandra Foti, appoggiata dal Pd e tre liste civiche. In sostituzione dell’ormai ex primo cittadino Francesco Pignataro, allo scadere del secondo mandato consecutivo e indagato per abuso d’ufficio in pieno periodo pre-elettorale. Situazione instabile come a Palagonia, dove i cittadini attendono una vera giunta, dopo l’operato di un commissario straordinario, Alfio Giovanni Basile. Per sostituirlo corrono otto candidati. Numeri ben più contenuti invece negli altri due principali Comuni al voto. Solo tre i papabili sindaci per Misterbianco, dove Mpa e Pdl corrono insieme. «Abbiamo messo da parte tutto per il bene di questo paese – spiegava qualche mese fa il segretario del Pdl Angelino Alfano – E crediamo che il più grosso atto d’amore che ci possa essere sia quello di una azione a favore di una comunità». Proprio nel paese natale di uno dei coordinatori del Pdl, Ignazio La Russa. E nonostante i rapporti tesi tra i due partiti all’assemblea regionale e le strategie elettorali non proprio amichevoli che si sono svolte all’estremo opposto dell’isola, a Palermo.
Ma a fare discutere ancora in queste ore pre-scrutinio è di certo Paternò. Dove la campagna elettorale ha attirato l’attenzione di cittadini e stampa, anche nazionale. Il primo caso risale a fine aprile, quando diventa di pubblico dominio la strana campagna elettorale di un medico di base, candidato per il consiglio regionale. Sponsorizzato dall’amico dentista con un’ambigua lettera rivolta ai pazienti in cui, oltre a ricordare l’impegno dell’amico e collega candidato, lo specialista offre pulizie dentali omaggio. Uno strano caso a cui si aggiunge quello del candidato-copione, sempre al consiglio comunale paternese, stessa lista del medico di base. Il Ragionier Rossi come viene chiamato on line in periodo di silenzio elettorale ha infatti copiato per la sua candidatura il programma di un collega genovese. Un copia e incolla così scrupoloso che, nel documento presentato dal candidato al Comune etneo, si trova promesso anche un porto. Laddove al massimo c’è una piscina. Sui principali social network è subito partito lo sfottò. Ma adesso, a poche ore dalla chiusura dei seggi, i cittadini sono preoccupati: «Carusi, noi stiamo prendendo per i fondelli scrive un utente ieri su Facebook – Ma se domani sera il Rag. Rossi viene eletto, come la mettiamo? Rideremo ancora o dovremo preoccuparci?». Lo scopriremo a partire dalle 15, con la diretta dello spoglio su Ctzen.
[Foto di Alice Lucchin]