Comunali, Forello contro tutti: «Querelo Ferrandelli» E poi: «Falsa aggressione staff di Orlando, ci temono»

«Sono una persona incensurata e non ho alcuna indagine a mio carico. Invito tutti i miei competitori di questa campagna elettorale ad abbassare i toni, che non significa non dire le cose, ma ci sono modi e modi di dirle. E quando si dicono le cose bisogna assumersi la responsabilità di quello che si dice. Per quelle affermazioni ho già presentato querela alla Procura di Palermo». Così il candidato pentastellato Ugo Forello, annuncia, dopo lo scontro in tv andato in onda su La7 alla trasmissione Dimartedì, di aver querelato per diffamazione l’ex deputato regionale del Pd – e ora leader de I coraggiosi- Fabrizio Ferrandelli. Forello lo ha fatto sapere nel corso di una conferenza stampa dove ha annunciato il nuovo assessore della sua ipotetica giunta, senza risparmiare stoccate alla costruzione della trasmissione di Floris ma anche allo staff dell’altro concorrente, il sindaco uscente Orlando, che ieri aveva parlato di «aggressione» da parte di alcuni attivisti.

«Sono fiero del mio presente – ha continuato il grillino Forello – ma soprattutto del mio passato. Ho più volte detto che le affermazioni diffamatorie e ingiuriose sono assolutamente infondate. Ho fatto decenni di attività di volontariato e quelle professionali, come ho avuto più volte modo di riferire, non determinano una mia decisione circa le parcelle e i corrispettivi, perché è sempre stato un giudice terzo nei processi di mafia che ha determinato i corrispettivi». E poi ha aggiunto: «Vado fiero di questa attività: grazie ad essa, insieme agli altri legali di AddioPizzo, abbiamo portato a denunciare e supportato legalmente decine e decine di imprenditori nei loro momenti più difficili, e cioè quando hanno dovuto presentarsi davanti ad un giudice e puntare il dito contro il proprio estortore. Inoltre – ha sottolineato il candidato pentastellato – l’associazione AddioPizzo, per volontà mia e del collega D’Antoni, cinque anni fa prese la decisione di costituirsi parte civile solo nei processi in cui produceva le denunce degli imprenditori, mentre le altre associazioni si costituivano parte civile, e quindi determinavano il pagamento di onorari all’avvocato, anche nei processi in cui non producevano denunce».

Poi l’attacco alla trasmissione di Floris: «Questo non è modo di fare televisione – ha detto lamentando una mancanza di un contraddittorio con l’altro candidato, Orlando – La mia intervista è stata tagliata, ma la cosa più grave che ha fatto La7, che mi ha davvero amareggiato e che fa capire come va l’informazione in Italia, è che io e il candidato Ferrandelli eravamo in videoconferenza insieme, in contemporanea, e Orlando è stato registrato dopo. Il sindaco uscente ha avuto l’opportunità di fare un’intervista da solo con il signor Floris senza che noi sapessimo cosa dicesse»,

«Orlando ha fornito dati che a noi non risultano, come quello sul quarto posto di Palermo in Italia per presenze turistiche: secondo i dati dell’osservatorio regionale, Palermo è sotto il ventesimo posto. Questo quarto posto non risulta da nessuna fonte. Siccome l’ha detto durante la trasmissione di Floris, se avessi avuto la possibilità di intervenire avrei detto la mia. Che a Palermo il turismo stia crescendo lo sappiamo tutti, ma sappiamo anche perché, non prendiamoci in giro: Palermo come Catania e la Sicilia tutta hanno beneficiato della crisi internazionale».

Infine, la polemica, che già si era palesata ieri, a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni a distanza, con lo staff di Orlando, che aveva accusato di aggressione gli attivisti Cinque Stelle. «I fatti rappresentati ieri sono falsi, è una caduta di stile. Non voglio creare altre polemiche ma anche questa vicenda potrebbe essere oggetto di un’ulteriore azione giudiziaria. Nessuno degli attivisti del M5S ha mai fatto quello che è stato affermato. È un’assoluta falsità. Il M5S sta agendo sul territorio rispettando le regole come nessun’altra forza politica ha fatto finora, dalle affissioni abusive ad un volantinaggio scomposto e invasivo». «Noi rispettiamo le regole fino in fondo – ha aggiunto Forello – e diamo i volantini solo alla gente che li vuole prendere. Queste condotte possono comportare una violazione dei regolamenti comunali e ieri siamo stati noi a chiedere l’intervento dei vigili urbani e soprattutto la persona che stava facendo volantinaggio per il sindaco uscente non era un volontario, ma un soggetto retribuito, come ci ha detto lui stesso, e nessuno gli ha tolto di mano un “giornaletto”, lo abbiamo solo tolto da un’auto parcheggiata. È una vicenda che ci fa credere che probabilmente siamo molto temuti, e questo ci può solo fare piacere».

A stretto giro di posta è arrivata la replica di Ferrandelli che respinge ogni accusa e annucia a sua volta una querela contro Forello: «Mi vedo però costretto a dedicare pochi secondi ad una sgradevole vicenda che vede protagonista un altro candidato sindaco. Premetto che questo terreno di confronto non mi piace perché a perderci sono soltanto i cittadini. Tuttavia, poiché tirato in ballo, non posso sottrarmi dall’essere puntuale. Per cui, semmai qualcuno dovesse dare seguito alla querela – precisa Ferrandelli -, ho già copia delle prime parcelle che attestano quanto da me espresso. Rendo inoltre noto che, in quanto parte offesa, ho dato mandato ai miei avvocati di querelare Forello e citarlo per danni per le gravi affermazioni pronunciate. Preciso inoltre che devolverò, come sempre, l’intera cifra in beneficenza per togliere i bambini dalla strada. Da questo momento – conclude Ferrandelli – non mi occuperò più dei miei competitors, ma parlerò solo della città, lasciando a loro questo terreno paludoso e non costruttivo»


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