Comunali 2018: seggi chiusi, affluenza al 58,60% Messina sopra il 65%, a Catania il dato più basso 

Si sono chiusi alle 23 i seggi per le Amministrative 2018 in Sicilia. L’affluenza nell’Isola – dove erano 137 i Comuni al voto – è stata del 58,60 per cento; un dato in ribasso rispetto a cinque anni fa. La flessione era già stata preannunciata dalla seconda rilevazione alle 19, con la percentuale di poco sopra al 40 per cento.

In provincia di Palermo si è votato in 26 Comuni, con una media di affluenza intorno al 60. A Geraci si è superato il 79 per cento, mentre Lercara Friddi ha avuto la partecipazione più bassa (34,36). Nel Catanese il risultato generale è stato del . A Catania città si è segnato il 53,15 per cento. In tre soli Comuni – Camporotondo Etneo, Santa Venerina e Castel di Iudica – l’affluenza è stata superiore al 70 per cento. Parecchio basse invece le percentuali nell’entroterra a San Cono e Mineo, dove non si è raggiunto neanche il 45 per cento.

In provincia di Messina la media supera di poco il 65 per cento. Nella città dello Stretto, i votanti sono stati il 64,98 degli aventi diritto. Qui a fare discutere sono stati alcuni fatti accaduti all’interno dei seggi: alla scuola Mazzini, una donna risultava avere già votato quando l’elettrice si è presentata nella propria sezione. La tessera elettorale però mancava di timbro e dunque sono state chiamate le forze dell’ordine ed è stato messo a verbale l’accaduto. Mentre nella sezione 99 a Camaro, una scheda è stata trovata precompilata. Alla scuola Boer, invece, all’interno del seggio il manifesto con i nomi di tutti i candidati era oscurato nella parte riguardante le liste a sostegno del sindaco uscente Renato Accorinti. A Mongiuffi Melia, confermato il boom di partecipazione – gli elettori erano solo 591 – con quasi l’85 per cento.

Inprovincia di Siracusa ha votato il 58,89 per cento. Nel capoluogo la percentuale è stata del 55,27 per cento. Il Comune con l’affluenza più alta è stato Priolo (quasi l’85 per cento), seguito da Portopalo. Minore partecipazione, invece, a Buccheri, dove non si è andati 53 per cento. A Rosolini un operaio di 42 anni è stato denunciato perché, nel tardo pomeriggio, dall’interno della cabina elettoralesi è sentito lo scatto della fotocamera di un telefono cellulare. Intervenuti i carabinieri hanno sequestrato il telefonino e trovato la prova della foto scattata sulla preferenza. La scheda è stata annullata e l’uomo denunciato.

Nel Ragusano si vota solo in quattro centri. Tra essi, il capoluogo, dove alle 23 si è registrata una partecipazione del 58,18 per cento, oltre cinque punti in meno rispetto al 2013. In provincia di Trapani media sopra il 60 per cento. Nel capoluogo l’affluenza è stata del 59,16 per cento, un punto sopra rispetto a quanto fatto l’anno scorso, quando però non si riuscì a eleggere comunque il primo cittadino. Il centro dove si è fatto meglio è stato Custonaci (75,14). Nell’Agrigentino, affluenza del 47,35 per cento, con San Giovanni Gemini che è l’unico Comune a superare il 70 per cento, ma comunque in calo rispetto alla tornata precedente.

In provincia di Caltanissetta l’affluenza è appena sopra il 40 per cento. Un dato sostenuto perlopiù da Milena (57 per cento), mentre Delia, Montedoro e Sutera non raggiungono il 38 per cento. Infine in provincia di Enna, il dato complessivo al primo rilevamento è del 54,49 per cento, con Gagliano Castelferrato che va oltre il 67 per cento e Troina valica il 60 per cento.

A potere prendere parte alla consultazione sono stati oltre un milione 643mila siciliani. Diciannove, invece, i Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, limite sopra il quale la legge elettorale prevede il secondo turno (ballottaggio) nel caso in cui nessuno dei candidati dovesse arrivare al 40 per cento.


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