Compleanno dell’imprenditore giapponese a Palermo, il racconto della cantante lirica catanese invitata

Lusso e polemiche. Si potrebbe riassumere così la festa di compleanno organizzata dall’imprenditore giapponese miliardario Kaoru Nakajima a Palermo. Oltre 1.400 ospiti per cui ha affittato il teatro Massimo e il Politeama. Ed è qui che si è esibita la cantante lirica catanese Marianna Cappellani che ha svelato a MeridioNews alcuni dietro le quinte dell’evento più discusso nei salotti locali. E non solo. L’unico mistero che nessuno – nemmeno noi – è ancora riuscito a risolvere è: ma quanti anni ha fatto il fondatore della divisione giapponese di Amway? «No, questo nemmeno io sono in grado di dirvelo – risponde con ilarità l’artista etnea – perché non ho visto le candeline sulla torta». Un appuntamento che Kaoru Nakajima aveva dovuto rimandare – causa restrizioni per la pandemia da Covid-19 – quello con il capoluogo siciliano dove avrebbe voluto festeggiare i suoi 70 anni. Un rinvio di tre anni. Il che vorrebbe dire, dunque, che a Palermo abbia spento 73 candeline. Anche se la matematica non è un’opinione, entra in conflitto con le informazioni ufficiali secondo cui l’imprenditore sarebbe nato il 7 marzo 1952, quindi avrebbe festeggiato 71 anni.

Misteri geneatlici a parte, da grande appassionato di musica, Kaoru Nakajima ha affittato e riservato per se e per i propri ospiti i due teatri palermitani per quasi una settimana. «Io sono stata contatta un po’ di tempo prima dalla direzione artistica del Politeama – racconta Cappellani al nostro giornale – e sono stata invitata a esibirmi come artista proprio nel corso della serata della cena di compleanno». Finite le numerose portate anche a base di piatti tipici siciliani (dalle panelle alla caponata, dall’insalata di polpo al manzo al nero d’Avola fino ad arrivare ai cannoli di ricotta), è stato il momento dell’arte preferita dall’imprenditore giapponese. «C’era un’organizzazione blindatissima e impeccabile – sottolinea la cantante lirica catanese – Siamo stati nei camerini ad attendere che finissero la cena per un paio di ore, ma avevamo degli orari ben precisi che sono stati rispettati per entrare nella sala ed esibirci». Tanto che al festeggiato non ci sarebbe stato modo nemmeno di fare gli auguri.

Cappellani ha cantato Un bel dì vedremo dalla Madame Butterfly di Puccini e Tacea la notte placida da Il trovatore di Verdi, alternando con il tenore sardo Francesco Congiu che si è esibito in La donna è mobile dal Rigoletto di Verdi e poi nella canzone Con te partirò. Entrambi sono stati accompagnati dall’orchestra sinfonica siciliana e diretti dal maestro Aram Khacheh. «L’impatto dell’ingresso in quella sala elegantissima è stato molto emozionante – racconta Cappellani – E il pubblico ci ha subito dimostrato grande attenzione, partecipazione e rispetto. Particolare entusiasmo – aggiunge – ha suscitato il brano della Madame Butterfly, probabilmente perché è ambientata in Giappone. Così, hanno iniziato ad applaudire già proprio all’inizio dell’aria». Nel mondo della lirica da quasi 25 anni, per l’artista catanese «è stato strano ritrovarsi immersa in uno degli eventi di cui più si è discusso nell’ultimo periodo. Voglio lasciare ad altri le polemiche – conclude Cappellani – e dire solo che è stato un bel compleanno per lui e una bella emozione per noi».


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