Un 22enne, Giuseppe Di Stefano, si è presentato al momento dell'apertura pomeridiana dell'attività commerciale chiedendo cinquemila euro e delle stecche di sigarette. Di fronte al rifiuto della coppia di titolari, è tornato con una bombola di gas. Guarda il video
Comiso, tenta rapina e minaccia di far esplodere tabacchi Arriva con bombola e accendino, «l’ho fatto per il gioco»
Momenti di angoscia e paura lunedì pomeriggio a Comiso, quando un 22enne ha minacciato, accendino alla mano e bombola di gas vicino, di far saltare una tabaccheria se il titolare non gli avesse consegnato cinquemila euro e diverse stecche di sigarette. Ma l’uomo – Giuseppe Di Stefano, di Vittoria – è stato messo in fuga, non senza difficoltà, e poi identificato e arrestato dalla polizia di Stato. Ha dichiarato di averlo fatto perché affetto da ludopatia.
Il 22enne si è presentato intorno alle 15.30 di lunedì 7 maggio davanti alla tabaccheria, proprio mentre il titolare e la fidanzata stavano aprendo l’attività. Di fronte al rifiuto dei due di consegnare quanto chiesto, li avrebbe minacciati – «O mi dai quanto ti ho chiesto o faccio saltare tutto in aria» – per poi allontanarsi. Il titolare a quel punto – nonostante la ragazza avesse chiesto di non aprire, temendo il ritorno dell’uomo – ha tirato su la sarancinesca. I due hanno quindi chiamato la polizia specificando che il rapinatore era andato via.
Pochi minuti dopo, però, Di Stefano si è ripresentato con bombola di gas e accendino, minacciando di far esplodere tutto se non gli avessero consegnato i soldi. A quel punto la ragazza ha spintonato il 22enne per fuggire via, ma è stata afferrata per il collo e spintonata a terra, prima che il fidanzato potesse intervenire e mettere in fuga l’uomo.
Arrivati sul posto, gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno riconosciuto Di Stefano e sono andati a cercarlo nella sua abitazione. Approfittando dell’ingresso del padre, hanno proceduto a una perquisizione sorprendendo il 22enne nella sua stanza mentre si cambiava di abiti. Condotto negli uffici della squadra mobile di Ragusa, ha ammesso le sue responsabilità e ha spiegato di aver tentato la rapina perché affetto da ludopatia. L’uomo è stato quindi trasferito nel carcere di Ragusa, dovrà rispondere di tentata rapina aggravata dall’uso di armi.