Custodia cautelare in carcere per sette cittadini rumeni, ai domiciliari un italiano, nell'operazione Alta tensione 2 della squadra mobile. Cinquecento chili di rame trafugati nel ragusano in un anno. Nel mirino dei ladri anche carni pregiati e attrezzi per la zootecnia. Guarda le foto e il video
Comiso, sgominata banda di ladri di rame Rubavano anche carne, gasolio e attrezzi
Soprattutto cavi di rame, ma anche attrezzi per la zootecnia e carni pregiate. Era questa la refurtiva prediletta della banda di ladri, composta da sette rumeni e un italiano, che operava nelle campagne del Ragusano. Dopo sei mesi d’indagine la squadra mobile di Comiso ha portato a termine una nuova operazione finalizzata al contrasto dei furti di rame, denominata Alta Tensione 2. Nei mesi passati, lo stesso comando aveva portato a compimento Alta Tensione 1, nel corso della quale furono arrestati altri nove cittadini rumeni. Un gruppo diverso, ma con gli stessi obiettivi.
L’attività illecita messa in atto dalla nuova banda rintracciata dalla polizia, avrebbe prodotto un danno di diversi milioni di euro all’Enel e gravi difficoltà alle aziende agricole e zootecniche della provincia di Ragusa. Il gruppo si muoveva con estrema organizzazione e nella fascia oraria che va dalle 22 alle 3 del mattino. Ognuno aveva il proprio ruolo: era previsto un esperto nel taglio dei cavi dell’alta tensione, un autista, un addetto del recupero della refurtiva, fino alla figura del ricettatore. Quest’ultimo era il compito assegnato al componente italiano dell’associazione. La squadra mobile non è mai riuscita a cogliere in flagranza di reato la banda, ma ho condotto un’indagine partendo dai materiali usati dalla banda stessa per mettere a segno i colpi. Determinanti sono stati uno scontrino e un paio di guanti. La polizia è risalita, proprio grazie ai guanti, ad un uomo rumeno, pregiudicato, che era abituale acquirente del materiale. Grazie al riconoscimento dell’uomo si è poi riusciti a risalire all’intera organizzazione.
Durante tutto il periodo delle indagini svolte dagli uomini della polizia di Stato sono stati accertati e verificati ben 15 furti di cavi di rame Enel (per un totale di 5000 chili di rame rinvenuto e sequestrato), tutti commessi tra luglio a novembre 2014. Quattro i reati di ricettazione contestati: tre furti di nuove autovetture ai danni di un concessionario, decine di mezzi agricoli e strumenti per la lavorazione della terra, attrezzi per carpenteria, migliaia di litri di gasolio, decine di animali uccisi e macellati per commettere il furto delle carni, cinque furti in abitazione, migliaia metri di cavi elettrici di proprietà di diverse aziende agricole della provincia di Ragusa.
A seguito dell’operazione degli agenti è stata disposta la custodia cautela in carcere per Iordanescu Avadani, 26 anni di Chiaramonte Gulfi; Vasile Buliga (catturato a Palermo), 25 anni di Vittoria; Marius Ciubotaru, 21 anni di Comiso; Cristi Marin, 26 anni di Vittoria, Constantin Stancu, 30 anni di Comiso; Nicu Vlad, 26 anni di Vittoria e Stefan Robert Zamfir, 24 anni di Chiaramonte Gulfi. Gli arresti domiciali sono scattati invece per Salvatore Occhipinti, unico italiano del gruppo, di 43 anni e residente a Comiso.