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Comiso, Ryanair annuncia tre nuove rotte Tra la gioia in rete e lo sdegno di Assaereo
«Da adesso siamo più vicini all’Europa!». L’annuncio di tre nuove rotte da e per l’aeroporto di Comiso, che collegheranno lo scalo aperto lo scorso 30 maggio con Bruxelles Charleroi, Londra Stansted e Roma Ciampino, fa sognare i comisani e non solo. A dimostrarlo i tantissimi post e commenti che stanno riempiendo la pagina del gruppo Facebook sull’aeroporto. Lo aveva annunciato a gennaio e dopo essere approdata a Catania, Ryanair arriva anche nel neonato – o meglio neo-inaugurato, visto che era già pronto da quasi sei anni – scalo di Comiso. A dare l’annuncio stamattina nei nuovi uffici aeroportuali è stato il vice direttore generale di Ryanair Michael Cawley, che ha firmato un contratto per cinque anni con la società gestore Soaco. Per le nuove tratte – dichiara – «a partire da agosto 2013, gli aerei della compagnia trasporteranno oltre 150mila passeggeri allanno, che sosterranno oltre 150 posti di lavoro in loco presso lAeroporto di Comiso, con 10 voli settimanali».
Per festeggiare i nuovi voli da Comiso, ventiduesimo aeroporto in cui opera, la low cost irlandese ha messo a disposizione degli acquirenti posti a partire da 22,99 euro per viaggiare sul suo intero network europeo nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì a giugno e luglio, disponibili per la prenotazione entro la mezzanotte di lunedì 10 giugno. Anche i voli per le nuove rotte si possono già comprare e si potrà viaggiare a partire da agosto 2013. Dal 7 agosto sarà attiva quella per Roma Ciampino: per un biglietto andata e ritorno il costo è di circa 130 euro, essendo comunque periodo di alta stagione anche per la prima low cost del mondo. Per atterrare a Londra e a Bruxelles si dovrà aspettare la metà di settembre, con biglietti andata e ritorno a poco più di 70 euro per la capitale inglese e di 60 euro per quella belga.
«I clienti/visitatori italiani possono ora battere la recessione – dichiara Cawley – e abbandonare le alte tariffe e le sovrattasse carburante di Alitalia passando alle più basse tariffe di Ryanair senza alcuna sovrattassa carburante garantita per Bruxelles, Londra, e Roma». Un affermazione che fa ben sperare i passeggeri della Sicilia orientale.
Sullo scalo comisano si è espresso nei giorni scorsi anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, durante un comizio a Comiso a sostegno del candidato sindaco di Pd – Udc – Territorio, Filippo Spataro. Oltre ad aver annunciato che tornerà ad essere intitolato a Pio La Torre, come si chiamava fino al 2008 prima di diventare il Vincenzo Magliocco, il governatore ha ribadito la messa a disposizione dei 4,5 milioni di euro da parte della Regione per i prossimi due anni. «I soldi ci sono e si può operare – ha dichiarato – Dopo questi due anni, sono sicuro che l’aeroporto sarà in attivo e potrà mantenersi da solo. Ma noi dobbiamo avviare subito un’interlocuzione con il governo nazionale per rivedere la convenzione Enav. Quest’aeroporto non è di serie B, è come tutti gli altri. Ed è importante non solo per i ragusani, ma per tutta la Sicilia».
Ma per l’arrivo a Comiso della low cost, che conta attualmente un organico di oltre 8500 persone con più di 80 milioni di passeggeri previsti per quest’anno, non tutti gioiscono. E proprio in risposta alle affermazioni di Crocetta, si è espressa Assaereo, l’Associazione nazionale vettori ed operatori del trasporto aereo di Confindustria. «In relazione alle dichiarazioni del presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta sull’intenzione di sussidiare ulteriormente Ryanair affinché operi anche sullo scalo di Comiso, Assaereo – si legge in una nota divulgata dall’associazione – esprime sdegno e sconcerto nel dover prendere atto che per giustificare le ingenti risorse impiegate per aprire e mantenere operativo lo scalo di Comiso altrimenti senza voli (sesto aeroporto della Sicilia dopo Palermo, Catania, Trapani, Lampedusa e Pantelleria), non si trovi altra soluzione se non quella di alimentare ulteriormente le distorsioni competitive già responsabili della gravissima crisi dell’industria del trasporto aereo in Italia».
Il problema, secondo l’esperto di trasporto aereo Andrea Giuricin, non sono i finanziamenti regionali, «ma quello della trasparenza». «È possibile secondo la normativa UE finanziare fino a tre anni per il lancio di nuove rotte – spiega – Ma è stata fatta una gara per vedere chi voleva offrire quelle rotte? Non mi sembra. Credo ci sia stata un’assegnazione diretta a Ryanair e l’assegnazione diretta non è un metodo trasparente». Secondo Giuricin «dopo tanto tempo ad aspettare l’aeroporto, i politici si sono resi conto che senza compagnie lo scalo è una cattedrale nel deserto» e hanno deciso di «risolvere questo errore tramite una procedura d’urgenza senza una gara per chi potesse offrire il miglior servizio al sussidio inferiore».
I futuri passeggeri Ryanair in partenza da Comiso non sono certo d’accordo con Assoaereo, però: «Questa gente la metterei tutti i giorni sulla Ragusa-Catania dietro un camion a cercare di superare nelle curve. Se si potesse raggiungere Catania in 45 minuti sarei d’accordo, ma siccome è lungo, scomodo, pericoloso e anche dannoso per la nostra economia, che vadano tutti a quel paese e ben venga Ryanair e speriamo che anche altre compagnie ci volino al più presto», scrive in rete uno di loro.
[Foto di Aeroporto di Comiso Unico Gruppo Attivo]