Il gip del tribunale di Catania, su richiesta della procura della Repubblica di Catania, ha disposto il sequestro preventivo di 110mila euro in contati riconducibili Giovanni Luca Impellizzeri. Parte della somma era stata rinvenuta dalle autorità nascosta nel controsoffitto della sua abitazione. Il resto invece, nei locali sede di una società al lui riferibile. L’operazione è legata all’indagine I treni del gol, che lo vede tra gli indagati insieme agli ex dirigenti del Catania Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino e Daniele Delli Carri. L’accusa è di truffa e frode sportiva.
Attivo nel ramo dei centri scommesse, un tempo attaccante del Siracusa e del Belpasso (quando Pulvirenti ne era presidente, ndr), Impellizzeri sarebbe secondo gli investigatori il finanziatore e, nelle prime fasi, l’esecutore materiale dei pagamenti necessari ad alterare il risultato delle partite di calcio oggetto dell’indagine. Qualche settimana fa, l’ex presidente del Catania aveva confessato, davanti al gip, di avere tentato aggiustare le cinque gare indicate dalla procura per favorire la salvezza dei rossazzurri. Una foto pubblicata da MeridioNews, scattata a inizio maggio, immortala Impellizzeri e Pulvirenti seduti allo stesso tavolino di una nota cioccolateria di Catania.
Le somme sequestrate costituirebbero il profitto delle operazioni illecite. Secondo l’accusa, una volta avuta notizia del risultato che era stato combinato, Impellizzeri avrebbe dato denaro ad alcune persone a lui vicine che avrebbero effettuato le puntate e avrebbero riscosso le vincite.
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