Collettore sud-orientale, venerdì conferenza dei servizi Si attende via libera a progetto: «Non sarà un iter lungo»

Buone notizie per il collettore fognario sud-orientale: il 30 settembre ci sarà la seduta della conferenza di servizi conclusiva che dovrà dare il via libera all’approvazione del progetto. Secondo il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Giovanni Pizzo, «non dovrebbe trattarsi di un iter lungo, dato che questa è l’ultima di una serie di attività svolte nei mesi scorsi dalla Commissione regionale per i Lavori pubblici, che ha portato fino alla definizione del progetto esecutivo. Faremo tesoro del loro operato, siamo ottimisti».

Contestualmente si stanno portando avanti le procedure di selezione (il bando è scaduto il 19 settembre) per l’affidamento dell’attività di verifica della progettazione esecutiva. Questo adempimento, necessario ex D.lgs. 50/2016 per gli appalti di importo complessivo superiore ai venti milioni di euro (il completamento del collettore costa 32.999.995,57 euro), è finalizzato ad accertare la conformità della soluzione progettuale prescelta alle varie disposizioni funzionali, prestazionali, normative e tecniche. La normativa regionale prevede che questo esame preceda la conferenza dei servizi, ma il commissariamento lo fa ricadere sotto la legislazione nazionale, che richiede la verifica, pur non imponendo un vincolo propedeutico.

Le stime dell’ufficio del Commissario straordinario per la realizzazione di interventi del settore fognario e della depurazione (l’ente di emanazione governativa che da dicembre 2015 ha preso in mano diverse opere idriche e fognarie in tutta la Sicilia) prevedono che a ottobre venga approvato in via definitiva il progetto. Successivamente – presumibilmente a dicembre – verrà redatto il disciplinare di gara e bandito l’appalto, che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale italiana (Guri) e quella dell’Unione Europea (Guce) e infine a febbraio 2017 (se non interverranno complicazioni) verranno affidati i lavori, che da progetto dovrebbero durare 960 giorni, quindi circa 2 anni e 8 mesi.

Potrebbe quindi concludersi verso novembre 2019 la travagliata storia di quest’opera importantissima per la città di Palermo che dovrà condurre le acque reflue da via Leonardo da Vinci alta (incrocio con via Uditore) fino al depuratore di Acqua dei Corsari. Partito nel 1961 con la redazione del Piano generale della fognatura, il collettore sud-orientale ha subìto nel tempo vari stop: fino a metà anni Ottanta era stato realizzato solo il primo lotto, dal fiume Oreto (altezza via Giuseppe Sergi) fino al depuratore; nel 1987 venne aggiudicato l’appalto del secondo lotto, ma nel 1992 il raggruppamento d’imprese aggiudicatarie abbandonò i lavori, quando aveva realizzato solo il 34 per cento dell’opera (1641,44 metri su 4760), consistenti in tre tratti: dallo sfioratore sul fiume Oreto verso via Vespri; piazza Principe di Camporeale-via Nazario Sauro; alcuni metri da piazza Principe di Camporeale verso piazza Ingastone.

Nel 2004 la parte rimanente venne nuovamente appaltata, stavolta alla ormai famosa (visto la fine che accomunò vari lavori pubblici cittadini, dal raddoppio del ponte Corleone al sottopasso di via Perpignano) Cariboni Strade e Gallerie spa, ma anche questa volta il contratto venne rescisso – nel 2010 – per inadempimento, dopo che la ditta aveva realizzato 1696,63 metri dell’opera: dal tratto già scavato in prossimità di via del Vespro fino alla parte bassa di via Colonna Rotta; un tratto all’altezza di via Contessa Giuditta. 

Attualmente restano da completare lo scavo e il rivestimento di circa 1430 metri di galleria naturale (principalmente nel tratto tra piazza Principe di Camporeale e cortile Criscione) e altri 60 metri di galleria artificiale nella parte bassa di via Colonna Rotta, oltre alle opere di finitura, alla revisione dei tratti eseguiti negli anni passati, ai manufatti di ispezione della galleria e alla sistemazione di alcune aree in superficie, come l’area verde a piazza Principe di Camporeale.

Massimo Gucciardo

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