I lavori, in stand-by per la selezione del professionista che controllerà il rispetto delle normative di legge, interesseranno la zona di via Colonna rotta e consentiranno di ultimare un’opera lunga 30 anni. A regime, la conduttura porterà i reflui fognari dalla zona a monte di viale Regione Siciliana fino al depuratore di Acqua dei Corsari
Collettore sud-orientale, altri tre mesi d’attesa «Manca la nomina del verificatore del progetto»
Un appalto da 61mila euro che ne rallenta uno da 33 milioni. È quanto accade nella lunghissima vicenda del collettore fognario sud-orientale, l’opera che una volta completata (per il momento siamo a circa il 70 per cento di interventi realizzati) permetterà di portare le acque reflue provenienti da tutta la zona di via Leonardo da Vinci alta fino al depuratore di Acqua dei Corsari. Lavori, che insieme alle infrastrutture per lo smaltimento delle acque nere di 42 comuni della Regione Siciliana, sono affidati da dicembre 2015 al Commissario straordinario per la realizzazione di interventi del settore fognario e della depurazione, che è l’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto.
Infatti, qualche mese fa MeridioNews aveva anticipato che il progetto era in dirittura d’arrivo e che – una volta trovato il soggetto che per legge deve verificarne il rispetto delle normative – si sarebbe passati quindi alla pubblicazione del bando ed alla sua aggiudicazione all’incirca nel mese di febbraio, cioè in questi giorni. Ma bisognerà aspettare ancora, ed il perché lo spiega il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Giovanni Pizzo: «La conferenza di servizi – spiega – è stata chiusa nei tempi previsti e il progetto esecutivo è stato approvato da tutti gli enti coinvolti. Il ritardo rispetto alle previsioni di qualche mese fa è legato ad un rallentamento nelle procedure di selezione del verificatore del progetto. Una volta identificato questo soggetto, passeranno i 15 giorni stabiliti dalla legge per esaminare le carte progettuali, dopodiché si potrà procedere alla pubblicazione del bando e all’affidamento dei lavori. Tenendoci larghi con i tempi, nel giro di tre mesi dovremmo avere il bando (che è già stato predisposto dagli uffici) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale italiana e su quella dell’Unione Europea, e quindi aggiudicato».
Nello specifico, a novembre 2016 è stato pubblicato l’elenco delle otto ditte in corsa per ottenere l’incarico di verificatore, un appalto dal valore di 61.258,15 euro. Ora si aspetta che vengano valutate prima le buste con le offerte tecniche, e poi quelle con le indicazioni economico-temporali. Comunque il Rup tiene a precisare che questo rallentamento è dettato solo da questioni di tempistiche burocratiche e che non c’è nessun timore per le sorti dell’appalto, neanche in relazione alla decisione del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti di revocare gli incarichi ai vari commissari regionali e di nominarne uno nazionale (dovrebbe essere questione di poche settimane). «Ora che il progetto è stato incanalato – sottolinea Pizzo – la procedura è irreversibile, non importa che a bandire la gara sia questo commissario o il prossimo. L’attuale incaricato sta lavorando nel pieno dei suoi poteri e lo farà fino alla eventuale designazione di quello nuovo, che comunque troverà la gran parte del lavoro effettuata».
Una volta aggiudicato l’appalto da 32.999.995,57 euro per il completamento del collettore, serviranno 960 giorni di lavori che interesseranno principalmente il tratto tra piazza Principe di Camporeale e cortile Criscione, dove si dovrà realizzare una galleria naturale lunga 1430 metri che si andrà a collegare alle parti realizzate nel periodo 1987-2010.