Lo sappiamo: ora diranno che siamo sempre i soliti: che cerchiamo sempre il pelo nelluovo: che andiamo sempre a mettere il naso nei casi limite: e che, soprattutto, ce labbiamo con lospedale civico di palermo. Pazienza. Ma noi questa cosa ce labbiamo qua, in gola: e la dobbiamo fare venire fuori. Dunque, la corte dei conti per la sicilia ha sottolineato che nelle aziende sanitarie e ospedaliere siciliane ci sono troppi contratti a tempo determinato. Sarebbero più di tremila. Troppi, sottolineano i giudici contabili.
Civico di Palermo, dirigenti in ‘famiglia’
Lo sappiamo: ora diranno che siamo sempre i soliti: che cerchiamo sempre il pelo nelluovo: che andiamo sempre a mettere il naso nei casi limite: e che, soprattutto, ce labbiamo con lospedale Civico di Palermo. Pazienza. Ma noi questa cosa ce labbiamo qua, in gola: e la dobbiamo fare venire fuori. Dunque, la Corte dei Conti per la Sicilia ha sottolineato che nelle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane ci sono troppi contratti a tempo determinato. Sarebbero più di tremila. Troppi, sottolineano i giudici contabili.
Subito sono insorti i manager della sanità, che per ora sono tutti commissari in attesa delle nuove nomine. Sono intervenuti per spiegare che molte Aziende ospedaliere sono a corto di personale. E che senza questi contrattisti a tempo determinato gli ospedali non potrebbero funzionare. Tutto vero, perché grazie alle politiche sparagnine degli ultimi anni gli ospedali pubblici siciliani sono ridotti allosso. (a sinistra, l’Ospedale Civico di palermo: foto tratta da canicattinotizie.net)
Il dibattito ha fatto per lo più riferimento al personale infermieristico, agli ausiliari e a qualche medico. Ma, chissà perché, nessuno ha pensato che, nelle Aziende sanitarie e, soprattutto, ospedaliere della Sicilia ci sono anche i dirigenti amministrativi con ricchi contratti a termine. Di questi non ha parlato nessuno. Non sono, forse, anche loro fra i troppi segnalati dalla Corte dei Conti?
Noi lo ricordiamo perché allAzienda ospedaliera Ospedale Civico di Palermo, là dove spatulia il mitico Carmelo Pullara, oggi anche lui commissario, lo scorso anno è andata in scena una carrettata di promozioni di dirigenti amministrativi. Tutti, oplà!, con contratti a termine. Il caso, anzi i casi ci stanno particolarmente a cuore perché il nostro giornale ha indovinato con qualche mese di anticipo tutti i nomi dei vincitori di questi bizzarri concorsi.
Se la memoria non ci inganna, questi concorsi pubblici per titoli e colloqui sono stati banditi con una durata da sei mesi ad un anno. Ovviamente rinnovabili.
Ricordiamo chi sono i vincitori di questi concorsi.
Agli Affari legali ha vinto lavvocato Francesco Palma, che ha già avuto rinnovato il contratto a termine.
AllArea tecnica la vittoria ha arriso allingegner Sabrina Mutolo, anche lei con il contrattino già rinnovato.
Sempre lArea tecnica ha fatto registrare un altro vincitore: larchitetto Vincenzo Campo, anche lui con il contratto a termine rinnovato.
Il vincitore di concorso per il posto di dirigente Area risorse economiche è risultato il dottor Luigi Guadagnino, anche lui con il contratto a termine rinnovato.
Al Provveditorato la vincitrice è risultata la dottoressa Chiara Giannobile, moglie dellavvocato Francesco Palma (in realtà Chiara Giannobile è arrivata seconda, ma il primo ha rifiutato ed è entrata lei). Anche per la dottoressa Giannobile il contratto è stato rinnovato.
Il vincitore del concorso per le Risorse umane è risultato il dottor Vincenzo Manzella.
Per un servizio che si chiama Facility management staff (non ci chiedete che cosa è perché non lo sappiamo) la vincitrice è risultata la dottoressa Paola Vitale. A questa si è aggiunta la dottoressa Colomba Carlino (moglie di Vincenzo Manzella, seconda in graduatorie e di recente insignita di un incarico di un anno.
Noi di LinkSicilia, in un certo senso, consideriamo questi bravi dirigenti come esempi che provano le nostre capacità divinatorie, visto che ne abbiamo anticipato i nomi con largo anticipo.
E anche per questo che abbiamo appreso con grande piacere che il nostro Carmelino, al secolo Carmelo Pullara, commissario maximo dellOspedale Civico di Palermo ha già provveduto, come sottolineato, a rinnovare alcuni di questi contratti in scadenza per una durata di due anni. Quindi per una durata superiore rispetto ai contratti originari.
Ovviamente, nulla di illegittimo o, peggio, di illecito. Perché come abbersa le carte Carmelino non le abbersa nessuno
Speramo che i giudici della Corte dei Conti non trovino nulla da dire su questa bella carrettata di dirigenti con contratti a termine del Civico