La manifestazione per ricordare Danilo Di Majo si terrà nell'aula studio Ersu che, per l'occasione, gli verrà intitolata. I colleghi hanno lanciato una petizione online per chiedere più sicurezza nell'attraversamento pedonale. «Al momento è attivo un rilevatore di velocità mobile» dichiara l'assessore Rosario D'Agata
Cittadella, fiaccolata per studente morto su strisce D’Agata: «Presto un autovelox fisso in viale Doria»
Una fiaccolata per stringersi intorno ai familiari di Danilo Di Majo, lo studente di medicina di 25 anni travolto e ucciso da una macchina lo scorso luglio, e una raccolta firme online per chiedere la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale di viale Andrea Doria, all’ingresso della cittadella universitaria: gli studenti di medicina del polo B vogliono ricordare così il loro collega. La commemorazione di Danilo Di Majo avrà luogo martedì 10 ottobre alle 19:00 nell’aula studio Ersu della cittadella che, per l’occasione, gli verrà intitolata.
Danilo Di Majo è morto lo scorso 29 luglio investito mentre attraversava sulle strisce pedonali da un’auto passata con il semaforo rosso che non si è nemmeno fermata dopo la collisione. Più di due mesi dopo, i suoi colleghi vogliono ricordarlo con una fiaccolata che partirà martedì nell’aula studio della Cittadella. E dopo il lancio di una petizione per la messa in sicurezza dell’attraversamento incriminato, chiedono risposte all’amministrazione comunale sul mancato ripristino del ponte sopraelevato di viale Fleming.
E le prime risposte sembrano arrivare dal Comune di Catania che, con una determina dello scorso 6 ottobre, ha previsto la necessità di istituire una nuova area di sosta permanente da riservare a un autovelox nel tratto del viale Andrea Doria in prossimità dell’ingresso della cittadella universitaria. «È già in azione in quella zona – conferma a MeridioNews l’assessore Rosario D’Agata – un autovelox mobile e stiamo lavorando per realizzare quello fisso, è questione solo dei tempi tecnici».
Intanto martedì prossimo sarà il momento della commemorazione di Danilo, «per stringerci intorno alla sua famiglia ma anche per una ragione politica – spiega a MeridioNews Lucio De Maria, studente di medicina collega di Danilo, per dire che non abbiamo dimenticato l’accaduto e che non ci fermeremo finché non avremo ottenuto una risposta concreta». L’impegno civile e politico da parte del gruppo di colleghi e amici di Danilo parte subito la morte del giovane. «Tutto è iniziato dietro proposta di Alessandra Di Nora, una collega che era molto vicina a Danilo. Immediatamente – ricorda Lucio – anche con la creazione di una petizione online abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di rimettere in sesto l’attraversamento perdonale su cui Danilo ha perso la vita».
Gli studenti hanno prodotto anche due richieste ufficiali, indirizzate all’ufficio Relazioni con il pubblico, per le quali al momento non sono ancora giunte risposte: «Abbiamo inviato una prima istanza ad agosto e avremmo dovuto ricevere una risposta entro trenta giorni ma così non è stato. Poi lo scorso mese, ci siamo affidati a un avvocato per rielaborare una seconda istanza e siamo ancora in attesa di un riscontro. Abbiamo scritto – precisa Lucio – per chiedere la ragione del mancato ripristino del ponte sopraelevato dopo la costruzione del sottopassaggio in viale Fleming, un ponte che prima esisteva e che per ragioni che ci sfuggono non è più stato ripristinato. E quell’attraversamento è pericoloso, nonostante la presenza delle strisce pedonali, soprattutto di sera, in assenza di dossi per costringere gli automobilisti a moderare la velocità».
Martedì prossimo dalle 19 ci sarà un momento dedicato al ricordo di Danilo «con una lettura di pensieri scritti da noi colleghi e con l’intervento dell’associazione “Io guido e basta“», nata un anno fa dopo la morte della studentessa Ornella Condorelli, che ha perso la vita in un incidente stradale nel 2016, «per sensibilizzare sulla guida responsabile». Per l’occasione, l’aula studio verrà intitolata a Danilo Di Majo: «Il presidente dell’Ersu, Alessandro Cappellani, ha deciso di intitolare quest’aula a Danilo che spesso cenava qui, anche la sera in cui è stato investito. Anche il rettore e il presidente della nostra facoltà – conclude Lucio – si sono dimostrati molto sensibili a questa vicenda che ha scosso un po’ tutti. Le 250 fiaccole che accenderemo martedì sono state acquistate, infatti, dall’università ed è stata anche predisposta la chiusura del tratto di strada di viale Andrea Doria, dove passeremo con le fiaccole accese fino ad arrivare al dipartimento di farmacia, dove si concluderà la cerimonia dopo un minuto di silenzio».