L’omo nobilita il lavoro. È questo il tema del Pride, la festa dell’orgoglio omosessuale catanese organizzata da Arcigay Catania. Cinque giorni – da martedì 24 a sabato 28 con CTzen mediapartner – per eventi, concerti, incontri e manifestazioni. Immancabile il coloratissimo corteo lungo via Etnea, ma ci sarà anche un momento di confronto sui problemi occupazionali dei lavoratori e delle lavoratrici gay, lesbiche e trans.
Secondo i dati diffusi dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e a difesa delle differenze), «negli ultimi dieci anni il 13 per cento delle persone gay e lesbiche ha visto respinta la propria candidatura ad un colloquio di lavoro a causa del proprio orientamento sessuale e questa percentuale sale vertiginosamente al 45 per cento per le persone transessuali». Dati che, complice la crisi e un mercato locale inclemente, impennano in maniera vertiginosa. «Da questa premessa – denunciano Arcigay e le associazioni che hanno aderito al documento politico che verrà presentato – è più facile comprendere perché più di un quarto dei lavoratori lgbt (26,6 per cento) decide di tenere celato il proprio orientamento sessuale, temendo un peggioramento della propria condizione lavorativa o addirittura un licenziamento».
L’avvio della manifestazione – una sorta di pre-Pride – si terrà lunedì 23, con la presentazione del libro di Armistead Maupin I racconti di San Francisco. A curarla il presidente dell’associazione Alessandro Motta e il responsabile cultura dell’ente Salvo Fichera assieme alla giornalista Antonia Cosentino e alla fondatrice de La città felice Anna Di Salvo. Il giorno dopo, martedì 24 alle 10, si entrerà nel vivo del tema di quest’anno, con la presentazione della guida Unar sul lavoro per le persone Lgbtqi. Un momento per confrontarsi anche con il mondo sindacale e i vertici amministrativi della città. Nel pomeriggio, alle 18, si terrà l’inaugurazione vera e propria dell’evento con la presentazione del documento politico.
Mercoledì 25 sarà dedicato a proiezioni, dibattiti e incontri su femminismi e politiche di genere. Un’apertura importante all’interno del movimento etneo. Giovedì 26, invece, si terrà un momento conviviale con una Pink dinner e il concerto della cantautrice palermitana Simona Norato e dei Lucio, duo palermitano-salernitano in bilico tra sperimentazione elettronica e cantautorato. Venerdì 27 si tornerà a parlare di lavoro, con un focus sulle problematiche relative a transessuali e sieropositivi. L’hiv tornerà al centro del dibattito con la presentazione della prima guida alla sessualità per uomini affetti dalla patologia. La conclusione è riservata al consueto – ma non tradizionale – corteo che partirà da piazza Cavour e terminerà in piazza teatro Massimo con gli interventi politici.
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