Un vero e proprio cimitero di cassonetti per i rifiuti abbandonati sotto i piloni dell’autostrada Catania-Siracusa a due passi dal Simeto. Contenitori di vario colore, un tempo utilizzati per la raccolta differenziata, che si mischiano a mobili, spazzatura e pezzi di arredamento. L’area in questione, come dimostrano le foto, si trova a ridosso della strada provinciale 69/II di proprietà della Città metropolitana di Catania, a circa venti metri dal ponte che attraversa il fiume. Infrastruttura, quest’ultima, che dallo scorso anno è interdetta alla circolazione per il suo eccessivo degrado e tutti i pericoli che ne conseguono. I cassonetti, poco più di venti, sono stati quasi tutti abbandonati in mezzo alla vegetazione e in parte lungo la carreggiata.
In alcuni è ancora ben visibile la grafica della Dusty, società che si occupava della raccolta dei rifiuti a Catania. L’azienda però nega ogni possibile coinvolgimento nello smaltimento illecito. «Quando è terminato il nostro lavoro a Catania, abbiamo lasciato il grosso dei cassonetti del lotto centro e poi, presumo, siano stati dismessi essendoci il porta a porta – spiega a MeridioNews l’imprenditrice Rossella Pezzino de Geronimo – Al Comune avevamo richiesto un rimborso ma la cifra è stata davvero esigua, quindi, una parte dei cassonetti ci è stata restituita. Certamente non siamo stati noi a smaltire in questo modo i contenitori anche perché avrebbe significato danneggiare la nostra azienda che, invece, è tra le più etiche e sostenibili dell’intero panorama nazionale». Solitamente i cassonetti, anche quando gravemente danneggiati, possono essere infatti ricondizionati attraverso delle apposite tecniche. Ecco perché l’abbandono dei contenitori a due passi dal fiume Simeto meriterebbe più di un approfondimento delle autorità per risalire agli autori del gesto.
Oltre al degrado, bisognerà capire anche quando il ponte tornerà a essere transitabile, posto che già nel 2013 vigeva un divieto di transito per i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate. La città metropolitana, nell’ultima ordinanza, aveva imposto lo stop alla circolazione a tempo indeterminato. Su questo, a maggio 2022, un’interrogazione urgente era stata presentata al governo – allora guidato da Nello Musumeci – dalla deputata regionale del Movimento 5 stelle Jose Marano. Passati più di 12 mesi, però, non è arrivata nessuna risposta. «La legislatura poi si è conclusa e, quindi, resta la mancata replica – spiega Marano a MeridioNews – Il ponte è sottoposto a monitoraggio perché non sicuro e venne riscontrato un aggravamento della struttura che ha imposto lo stop al transito. Il ponte tuttavia è fondamentale per i collegamenti con i diversi insediamenti della zona industriale ma – continua – anche con quelli agricoli. Tutto questo sta comportando notevoli disagi e un aggravio dei costi perché bisogna fare un giro molto più lungo. Nel mio atto chiedevo che il ponte venisse finanziato con i fondi per le reti viarie secondarie. Nei prossimi giorni – conclude Marano – presenterò una nuova interrogazione per chiedere la stessa cosa anche a questo governo».
Nel pomeriggio di sabato 21 settembre, dalle ore 17:30, nello storico Palazzo Valle di Catania,…
«A titolo personale, io propenderei per l’abbattimento degli archi della Marina, con il mantenimento di…
La polizia ferroviaria di Catania ha denunciato un 40enne originario della provincia di Siracusa ritenuto l'autore del deturpamento di…
Domenica 22 settembre nuovo appuntamento con Lungomare Fest e la chiusura al traffico veicolare del…
La Regione Siciliana intitolerà la sala riunioni dell'assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo…
Era a bordo di uno scooter, lungo le strade del quartiere Celle di Vittoria, quando…