Un controllo della task force coordinata dalla polizia ha avuto come primo obiettivo un’attività di bar/ristorazione nella zona di piazza Europa a Catania. Al titolare è stata elevata una multa per un totale di 2629 euro, per la non conformità alle norme sull’esposizione dei cartelli relativi ai prezzi dei prodotti in vendita, agli orari di lavoro, […]
Catania, 200 chili di cibo sequestrati in un bar: scaduti e pieni di muffa
Un controllo della task force coordinata dalla polizia ha avuto come primo obiettivo un’attività di bar/ristorazione nella zona di piazza Europa a Catania. Al titolare è stata elevata una multa per un totale di 2629 euro, per la non conformità alle norme sull’esposizione dei cartelli relativi ai prezzi dei prodotti in vendita, agli orari di lavoro, al divieto di fumo e alla tabella alcolemica. Le sanzioni maggiori hanno riguardato le contestazioni per l’ampliamento arbitrario del suolo pubblico e le emissioni musicali senza alcuna autorizzazione.
I tecnici dell’igiene pubblica dell’Asp hanno applicato una sanzione di 1000 euro per inconvenienti igienico-sanitari nel locale adibito a bar, dettando alcune prescrizioni; inoltre, hanno adottato il provvedimento di sospensione immediata dell’attività di laboratorio, sito poco distante dal bar, fino a quando non verranno ripristinate le condizioni igienico-sanitarie, comminando anche in questo caso una sanzione pari a 1000 euro. L’ispettorato territoriale del lavoro ha constatato la presenza di due lavoratori in nero. Per questa ragione è stata comminata una sanzione di 3900 euro ed è stata prescritta la sospensione dell’attività imprenditoriale se il titolare non provvederà alla regolarizzazione della posizione lavorativa dei dipendenti e al pagamento di un’ulteriore sanzione di 2500 euro.
Per quanto riguarda, invece, gli alimenti offerti al pubblico il corpo forestale e il servizio veterinari dell’Asp hanno sequestrato e distrutto 190 chili di alimenti e preparati alimentari privi di tracciabilità, inidonei al consumo umano; peraltro, alcuni di essi risultavano scaduti e con presenza di muffa. Al titolare è stata applicata una sanzione di 1500 euro. Il servizio veterinari ha sequestrato anche sei chili tra carne e pesce non adatti al consumo umano, distrutti sul posto, applicando in questo caso un’altra sanzione pari a 2000 euro. Infine, lo Spresal ha denunciato il titolare per violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, in particolare, per le ridotte dimensioni degli spogliatoi, per la presenza di ingombri nelle uscite di emergenza e davanti i quadri elettrici, per la carenza di segnaletica di emergenza e per la presenza di scaffalature non ancorate, applicando sanzioni per un totale di 6832 euro.