Nell’attesa che la delibera sul piano generale dei chioschi venga esitata, è stato rilasciato un nuovo permesso di costruire per l’installazione del punto vendita tipico catanese per seltz limone e sale, bevande al tamarindo o al mandarino. Dopo quello in piazzale Candido Cannavò (ex piazzale Oceania), il nuovo provvedimento riguarda il marciapiede all’altezza del numero 115 di via Ruggero di Lauria, al lungomare. Una superficie di 12 metri quadrati alla ditta individuale Raia Silvio con un «permesso di costruire temporaneo che decade alla cessazione dell’attività commerciale o perché revocato per motivi di pubblica utilità», come si legge nel documento pubblicato tra gli atti amministrativi del sito del Comune di Catania.
L’iter che ha portato a questo provvedimento della direzione Urbanistica dell’ente comunale è – come nel caso della concessione alla ditta Bassetta Gaetano per il chiosco di piazzale Cannavò – frutto di un ricorso presentato al Tar dopo il rigetto della richiesta per l’apertura dell’attività. «In questo caso – spiegano dagli uffici tecnici del Comune a MeridioNews – l’avvocatura ha ritenuto opportuno patteggiare e accordare l’istanza, visti i precedenti casi in cui il procedimento era finito con un esito negativo». Adesso, la ditta dovrà dare al Comune un contributo di costruzione di circa mille euro e un contributo di oneri di urbanizzazione pari a 228 euro.
In conferenza dei servizi arriva il parere favorevole alla costruzione dall’Asp, dall’ufficio Traffico urbano, dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali – a condizione che i profilati e i pannelli siano di colore grigio scuro, la copertura con pannelli in acciaio corten e le grondaie colore corten o grigio scuro – e il parere di compatibilità del dipartimento dell’Ambiente della Regione Siciliana con la prescrizione che «venga evitata la dispersione concentrata di scarichi liquidi di qualsiasi natura nel suolo e nel sottosuolo». I lavori dovranno avere inizio entro un anno dalla comunicazione di positiva conclusione del procedimento e di rilascio del provvedimento e ultimati entro tre anni dalla data di inizio dei lavori. La concessione è stata rilasciata, comunque, subordinatamente rispetto al regolamento per l’individuazione delle aree su suolo pubblico da concedere per l’esercizio delle attività di chioschi «il cui atto di pianificazione urbanistica è già stato portato in giunta e attende di essere approvato», conferma l’assessore alle Attività produttive Ludovico Balsamo.
Per anni, di un piano generale dedicato ai chioschi non c’è stata traccia. Una insolvenza da parte dell’amministrazione che si è tramutata spesso in ricorsi al tribunale amministrativo regionale da parte dei cittadini che hanno presentato, di loro iniziativa, le richieste di concessione. Adesso, però, qualcosa si sta muovendo.
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