Francesco Condorelli e un suo presunto complice sono stati identificati dalle forze dell'ordine come gli autori di una richiesta estorsiva da 60mila euro ai proprietari di una pizzeria del centro storico catanese. La prima minaccia è arrivata sotto forma di una missiva anonima
Chiedevano il pizzo via lettera anonima Arrestati due affiliati al clan Santapaola
Avrebbero provato a chiedere il pizzo – 60mila euro – prima attraverso una lettera anonima e poi cercando il contatto diretto con i proprietari di una pizzeria del centro storico etneo. La squadra mobile di Catania, in collaborazione dei colleghi di Ravenna, ha arrestato il pregiudicato Francesco Condorelli e un suo presunto complice, presunti affiliati del clan Santapaola-Ercolano. L’accusa per i due è tentata estorsione, pluriaggravata, di stampo mafioso.
La vicenda ha inizio lo scorso novembre, quando agli imprenditori arriva una lettera nella quale veniva chiesto di preparare l’ingente importo. La squadra antiracket della polizia ha dunque messo sotto controllo il locale, certi che i presunti taglieggiatori sarebbero tornati. Il 22 novembre, infatti, i militari notano un uomo, il cui nominativo non è stato fornito, che – dopo aver scambiato qualche parola con uno dei camerieri – si allontana per fare ritorno qualche ora dopo chiedendo di incontrare i proprietari. A questi l’uomo reitera la richiesta di denaro avanzata attraverso la missiva e all’uscita della pizzeria viene arrestato in flagranza.
Ma le indagini non si sono fermate al suo fermo, sono continuate per individuare gli eventuali complici e, soprattutto, la consorteria mafiosa di riferimento. Grazie ad alcune intercettazioni gli inquirenti sono risaliti al nome di Francesco Condorelli, identificato come il postino che avrebbe recapitato la lettera estorsiva. Un’operazione approvata anche all’interno del clan etneo. Condorelli, che si è trasferito temporaneamente a Ravenna, è stato arrestato dalle forze dell’ordine del capoluogo romagnolo.