Non poteva esserci inizio di sindacatura più difficile per il primo cittadino di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri, chiamato a fronteggiare la più grande emergenza che la sua popolazione ricordi a pochi giorni dal proprio insediamento. Questa mattina Gurrieri, in conferenza stampa, ha fatto il punto della situazione, provato, come tutti, da quasi cento ore di incendi nella pineta, e ha elogiato il grande lavoro dei vigili del fuoco, della protezione civile, della forestale e di tutto coloro che, anche volontariamente, hanno dato una mano.
La situazione adesso è sotto controllo, questa mattina non ci sono stati nuovi focolai e il sindaco ha annunciato che il 12 luglio a Chiaramonte arriverà la vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, che visiterà le aziende devastate dal rogo per cercare di arrivare ad una prima quantificazione dei danni. Il presidente Crocetta, intanto, ha fatto sapere Gurrieri, starebbe tenendo fede all’impegno preso di far bonificare il bosco per eliminare gli alberi bruciati.
«I vertici della forestale – ha detto il sindaco – avevano comunicato che questo lavoro si sarebbe potuto iniziare non prima di ottobre-novembre, perché sono partiti in ritardo (il 19 giugno), il personale non è numeroso e deve recuperare il tempo perduto e perché sarebbe meglio cominciare una volta che l’estate è definitivamente alle spalle. Ma mi sono imposto e mi è stato garantito che si provvederà nel giro di pochi giorni. Il governatore in persona si è schierato al mio fianco e ha intimato alla Forestale di iniziare subito l’opera anche perché, se il personale non dovesse bastare, possono sempre chiedere aiuto ai corpi delle altre province. Questo ritengo che sia un segnale forte che va dato alla città. Inoltre – ha proseguito Gurrieri – ho chiesto la convocazione di un Comitato per l’ordine e la sicurezza affinché nessuno pensi che lasceremo correre. Gli inquirenti devono andare fino in fondo e gli autori di questo scempio dovranno essere individuati in tempi celeri».
Gurrieri ha poi annunciato che in questo iter sarà assistito da un legale di Comiso, Biagio Maurizio Catalano, e che lavorerà nell’immediato per riempire di contenuti il provvedimento della Regione, che ieri pomeriggio ha proclamato lo stato di calamità. «Gli assessori Cracolici e Croce – ha concluso – devono ora individuare le misure per aver accesso a quelle somme che mi hanno garantito essere già disponibili. Io, nel frattempo, la settimana prossima andrò a Roma e terrò sotto controllo la situazione anche da lì».
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…
Una chiamata ricevuta dalla polizia poco prima del pranzo di Natale. Dall'altro lato del telefono,…
Un uomo di 48 anni (G. M. sono le sue iniziali), si è suicidato in…