Per ogni litro un risparmio di circa cinquanta centesimi. Moltiplicato per tre milioni e 600mila litri in tre anni. È quanto sarebbe stato sottratto all'erario da un soggetto operante nel Comune dei Nebrodi. Molti i clienti che a sua volte rivendevano il prodotto creando un sistema di concorrenza sleale. Guarda il video
Cesarò, distributore clandestino di carburante Gasolio agricolo venduto a ditte di trasporto
Un traffico illecito di gasolio per tre milioni e mezzo di litri e due milioni di euro di imposta evasa. Nove denunciati e ventimila i litri di gasolio sequestrati. Questo il bilancio dell’operazione Mountain Diesel, dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Messina che hanno scoperto un vorticoso traffico di prodotti petroliferi ceduti illegalmente, individuando un distributore clandestino di carburante a Cesarò.
Il titolare di una ditta che commercializzava carburante per uso agricolo, dopo aver acquistato regolarmente il gasolio a tassazione agevolata in un deposito di Augusta, durante il percorso di rientro alla sede della sua azienda, lo scaricava presso luoghi non autorizzati né alla detenzione, né all’utilizzo di tale carburante ad uso specifico. Ad acquistarlo erano principalmente ditte di autotrasporto, che approfittando del prezzo vantaggioso si proponevano, a loro volta, sul mercato nero a tariffe concorrenziali. Quella che si veniva a creare era una forma di concorrenza sleale, oltre che illecita, nei confronti degli operatori regolari del settore, grazie a una consistente riduzione dell’accisa, pari a ben il 78 per cento.
Risparmiavano cioè circa cinquanta centesimi di euro al litro. Il prezzo di mercato oscilla intorno a 1,35 euro per litro, il prezzo di vendita effettivo era pari a circa 0,85 euro per litro. Il titolare della ditta però acquistava a 0,65 euro. Ottenendo un guadagno netto totalmente in nero di venti centesimi a litro. Per giustificare le illecite compravendite di prodotto, avrebbe emesso falsa documentazione contabile, come fatture di vendita e documenti di accompagnamento del prodotto, intestandoli ad ignari soggetti.
Le Fiamme Gialle, grazie ad alcune telecamere installate nelle immediate vicinanze dell’azienda, hanno appurato che una parte di prodotto veniva stoccata direttamente presso il deposito della ditta di Cesarò, il quale, in alcune giornate, si trasformava in un vero e proprio distributore stradale abusivo. Nel corso delle investigazioni i finanzieri hanno sequestrato ventimila litri di gasolio agricolo, cinque serbatoi da novemila litri ciascuno e un’autocisterna. Denunciati il titolare del deposito commerciale e altre otto persone, tutti per sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, che prevede la reclusione fino a cinque anni.
Gli sviluppi investigativi, basati sull’analisi della documentazione contabile ed extracontabile detenuta dal deposito commerciale, hanno consentito di quantificare la vastità del fenomeno evasivo: è stato calcolato che dal 2014 al 2016 il titolare della ditta avrebbe illecitamente ceduto oltre tre milioni e 600mila litri di prodotto con accisa agevolata, con un danno per l’erario, recuperato così a tassazione, pari a circa due milioni di euro. Infine, è stato stimato in circa ottocentomila euro il valore dell’Iva e dell’Irpef sottratto a tassazione.