«La situazione ormai è insostenibile. Il problema delle auto abbandonate ha raggiunto livelli non più accettabili». A parlare è Davide Ruffino, consigliere della prima municipalità. Da alcuni anni denuncia le condizioni di degrado e i problemi di posteggio causati dalla presenza di numerose vetture in disuso lasciate nel centro storico di Catania. «Un’emergenza che non riguarda soltanto i parcheggi occupati da vere e proprie carcasse – afferma – ma prima di tutto il decoro della nostra città. Senza contare i rifiuti speciali che si disperdono nell’aria: copertoni o batterie esauste, per dirne due».
Sarebbero circa 2000 le automobili lasciate per strada dai legittimi proprietari. Secondo il consigliere, la maggior parte di queste si trova tra il quartiere Civita, la zona del Castello Ursino, e l’Antico Corso. «La circoscrizione ha interpellato più volte il comando dei vigili urbani. Ci hanno detto di rivolgerci alla prefettura». Secondo la lettera che il comando della polizia municipale ha inviato a Ruffino, per risolvere il problema deve intervenire l’ufficio dello Stato, riattivando un servizio specifico di rimozione di rifiuti speciali. «La vostra segnalazione è stata acquisita e registrata nell’apposito elenco – recita il testo della raccomandata – non appena la prefettura ripristinerà il servizio di rimozione ed affidamento in custodia giudiziaria, provvederemo a dar seguito a quanto da voi segnalato, è in atto l’espletamento della gara di appalto».
Versione confermata a MeridioNews dal comandante dei vigili urbani Pietro Belfiore: «È vero, stiamo aspettando l’intervento della prefettura. Prima era tutto molto più semplice, ora invece si devono aspettare i tempi della gara d’appalto che si sta svolgendo in questi giorni». A rendere più complicata la rimozione, secondo il dirigente della municipale, ci sarebbe il costo dell’anticipo delle spese per le operazioni che, mancando una ditta specializzata, ricade ora sul Comune. «Spero che entro qualche mese si ripristini il cosiddetto sistema del custode acquirente e queste automobili abbandonate possano essere oggetto di controlli e più facilmente rimosse».
Una volta dichiarati senza proprietario, i mezzi vengono infatti sottoposti a sequestro, fermo amministrativo o confisca. Una legge del 2003 ha introdotto però modifiche sostanziali all’affidamento in custodia dei veicoli interessati da questa procedura, gestita in passato dai singoli Comuni. L’agenzia del Demanio ha avuto l’incarico di sviluppare un programma chiamato Sives (Sistema informatico veicoli sequestrati) che prevede la stipula di contratti con i cosiddetti custodi acquirenti. Depositi autorizzati dalla prefettura che provvedono al recupero e alla custodia del bene, impegnandosi – qualora si proceda alla confisca o il proprietario si rifiuti di pagare l’assicurazione – alla demolizione o all‘acquisto dello stesso.
«Fino al 31 dicembre del 2015 abbiamo fatto una seria bonifica sul territorio catanese, togliendo dalla strada circa 600 vetture. Dal 1 gennaio il servizio della prefettura è sospeso», racconta Renato Valenti, commissario della polizia municipale. «In questo momento la rimozione delle macchine è a carico dell’agente operante, ovvero le singole forze di polizia che procedono al sequestro. Spesso però – conclude l’ufficiale – è difficile procedere al recupero, perché a volte i proprietari hanno residenza incerta e recuperare le somme è quasi impossibile».
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