La commissione Patrimonio, dopo un sopralluogo, valuta positivamente le condizioni strutturali dell'edificio di via Zuccarelli. Di cui l'orchestra Falcone e Borsellino chiede l'assegnazione. «Ci sono solo piccoli vandalismi, ma tutti i requisiti a norma», sottolineano gli ingegneri. Intanto una parte dei locali è occupata da un commerciante della zona. «Sono certo che si tratta di un caso di abusivismo», commenta l'assessore Girlando. Guarda le foto
Centro Midulla, i tecnici: «Subito utilizzabile» Il fruttivendolo con le chiavi della struttura
Si è svolto questa mattina il sopralluogo nei locali dell’ex cinema Midulla da parte della commissione patrimonio del Comune di Catania. Insieme ai tecnici, intervenuti per valutare le condizioni strutturali dell’edificio di via Zuccarelli, c’era Alfia Milazzo, la presidente dell’associazione La città invisibile, che chiede al Comune di destinare i locali del Midulla – abbandonati dal 2012 – alle attività della fondazione no profit da lei coordinata. Tra queste anche un’orchestra giovanile – intitolata alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – che da luglio non può più fruire degli spazi offerti dalla parrocchia di San Cristoforo, per motivi di inagibilità. «Conosciamo bene questi spazi e siamo certi che sarebbero perfetti per le nostre attività a carattere sociale, siamo stanchi di dover suonare per strada», spiega.
L’ingresso dell’ex cinema Midulla è una grande stanza quadrata con quattro librerie, una piccola emeroteca e una videoteca con film per ragazzi. Tanta la polvere e la sporcizia nelle pareti e sul pavimento, quest’ultimo pieno di cartacce. L’ampia palestra che si apre al primo piano presenta evidenti segni di umidità ma «nulla che non si possa risolvere con alcuni interventi di piccola manutenzione di cui i volontari de La città invisibile si assumerebbero l’onere», commenta Carmelo Coppolino, consigliere comunale della prima municipalità. «Il Comune in sostanza – continua – rivaluterebbe un suo immobile praticamente a costo zero». Al secondo piano dell’edificio la situazione è simile. Sporcizia, strumenti informatici abbandonati, cancelleria buttata per terra e documenti di amministrazione che si mescolano a libri ancora nuovi. E anche un divano ricoperto di fazzolettini di carta. I calendari sono fermi all’anno 2009 ma il Midulla «è uno dei pochi luoghi abbandonati che presenta tutti i requisiti per essere a norma e – nota il tecnico Salvatore Tomarchio – potrebbe essere usato anche subito, al di là della vandalizzazione in alcuni punti».
Lorchestra Falcone e Borsellino ha chiesto ripetutamente al Comune di utilizzare il centro culturale chiuso da anni ma destinato, secondo il piano di rientro, ai Servizi sociali. «Sarebbe però assurdo affidare la struttura a un’organizzazione esterna al quartiere di San Cristoforo», sostiene Coppolino.
Intanto, qualcuno che già utilizza la struttura c’è. E’ il proprietario di una bottega di frutta e verdura – all’angolo tra via Zuccarelli e via Belfiore – che racconta a CTzen di aver ottenuto l’uso di una parte dei locali del Midulla, quelli al civico 34, senza nessun bando di assegnazione, a titolo gratuito e a seguito un accordo privato con un dipendente comunale. L’assessore al Patrimonio Giuseppe Girlando ammette di non essere a conoscenza della vicenda e commenta: «Tutto ciò non è rilevante ma verificheremo e sono certo comunque che si tratti di un caso di abusivismo». «Stiamo predisponendo un bando di assegnazione del Midulla a favore di organizzazioni culturali, il resto non conta», conclude l’assessore.