Cefalù, bufera giudiziaria al San Raffaele Giglio  «Interventi fantasma» e «Gestione privatistica»

«Interventi fantasma» e «gestione privatistica di reparti ospedalieri». Sono alcune delle definizioni utilizzate dal capitano dei Nas dei carabinieri di Palermo Giovanni Trifirò per descrivere la bufera giudiziaria che si è abbattuta stamattina sulla Fondazione ospedaliera San Raffaele Giglio di Cefalù, con 34 persone tra medici, infermieri e personale amministrativo che sono state raggiunte dall’avviso di conclusione indagini. Tra gli indagati anche impiegati dell’Assessorato regionale alla Salute. Ben 87 le ipotesi di reato contestate a vario titolo, che sarebbero state messe in atto sia autonomamente che in concorso: si va dal peculato al falso, dall’abuso d’ufficio alla truffa ai danni del servizio sanitario regionale, fino all’illecita gestione di specialità medicinali ad azione stupefacente.

Le contestazioni derivano in larga parte dall’aver agevolato l’ingresso di alcuni pazienti all’Unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale, danneggiando così quelli regolarmente iscritti alla lista d’attesa per il ricovero ma non assistiti direttamente da personale medico del San Raffaele Giglio. «Le indagini sono partite dal 2012 da un controllo ordinario alle sale operatorie – spiega il capitano Trifirò – durante il quale è stato accettato che c’erano delle incongruenze tra le registrazioni di carico e scarico dei farmaci stupefacenti destinati alla sala operatoria e quello che risultava dai registri interni delle sale stesse. Inizialmente è risultato che alcuni farmaci stupefacenti fossero mancanti. 

Successivamente è stato dichiarato che i farmaci in questione erano stati utilizzati per un intervento, che però è risultato non essere stato eseguito, uno degli interventi fantasma». Un controllo di routine che ha scoperchiato un vaso di Pandora: «Da lì – continua Trifirò – sono partite le indagini dalle quali è risultata la gestione privatistica del reparto». In cosa si sarebbe concretizzata questa gestione è lo stesso Trifirò a spiegarlo: «Venivano bypassate tutte le liste d’attesa. Le persone che facevano la visita privata a pagamento con i primari dei reparto passavano o per ricovero diretto, che non è previsto da nessuna normativa né regionale o nazionale né dai regolamenti interni della struttura, o venivano fatte passare per il pronto soccorso. In questo secondo caso, magari, venendo indirizzati sulla sintomatologia che dovevano dichiarare all’accettazione, in modo da far richiedere la consulenza dal reparto specifico». Anche per la gestione dei posti letto: «C’era una gestione interna dei pazienti – spiega ancora Trifirò – che consentiva di organizzare l’occupazione dei posti letto, così da fare ricoverare quelli che dovevano essere i pazienti dell’attività privata dei medici».

Dopo la notifica agli indagati si attendono gli sviluppi processuali della vicenda: «La chiusura dell’indagine – dice Trifirò – è preliminare al possibile rinvio a giudizio, gli inquisiti chiederanno di essere ascoltati, probabilmente. Il fatto che si sia arrivati alla chiusura delle indagini con la contestazione da parte della Procura di Termini Imerese di determinati reati – conclude il capitano – vuol dire che ci sono gli elementi per chiedere il processo»  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]