Una frase grave, quella pronunciata dal presidente dell’Anas Pietro Ciucci, soprattutto visto e considerato che stiamo parlando di realizzazione di strade e viadotti su cui dunque passano quotidianamente migliaia di persone.
Stiamo parlando di sicurezza e di incolumità. E adesso bisognerà capire cosa succederà in merito alla prosecuzione dei lavori di ammodernamento dell’itinerario Palermo-Lercara friddi, che comprendono un macrolotto di circa 34 km, perchè non si può certo correre il rischio di altri «Errori in fase di progettazione e realizzazione».
Stamattina Ciucci e i tecnici della società, si sono recati sul luogo del cedimento anomalo in prossimità del viadotto Scorciavacche 2, avvenuto lo scorso 30 dicembre, ad una settimana di distanza dalla sua inaugurazione. «E’ successo quello che non doveva succedere, accerteremo tutte le responsabilità – ha detto – perchè sicuramente c’è stato un errore nella fase di progettazione e di realizzazione. Gli errori umani purtroppo possono verificarsi ma li abbiamo gestiti in maniera prudente e cautelativa» .
Il viadotto era stato aperto tre mesi prima della data fissata, ovvero marzo 2015, ma secondo Ciucci, il tutto sarebbe avvenuto secondo le norme e quindi con certificato di agibilità rilasciato dal direttore dei lavori e da un collaudo provvisorio eseguito da ingegneri nominati dell’Anas. «Il collaudo definitivo si fa ad opera conclusa» ha detto.
Intanto prosegue l’indagine parallela della procura di Termini Imerese, guidata da Alfredo Morvillo; è stato disposto il sequestro della documentazione relativa all’appalto e alle ditte che hanno effettuato, e che stanno effettuando i lavori.
Il consorzio Bolognetta scpa, comprende Cmc di Ravenna (che ha la stessa sede legale della Bolognetta scpa), una delle principali società costruttrici della Tav della Maddalena di Chiomonte e il cui presidente è Massimo Matteucci, la Ccc società cooperativa di Bologna sempre di Massimo Matteucci che ha anche una sede a Palermo in via Libertà e la catanese Tecnis spa di Mimmo Costanzo, partecipata al 50 per cento dalla Cogip di cui Costanzo è fondatore.
Alla guida del contraente generale c’è il capo progetto Pierfrancesco Paglini, coadiuvato da Davide Tironi e il direttore tecnico Giuseppe Buzzanca.
Il danno si aggira attorno ai 200 mila euro (i lavori per la variante erano costati circa 13 milioni), ma dicono dalla società, «Non resteranno oneri a carico del bilancio Anas».
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