Curioso!?

Certamente le notizie più importanti di questa giornata sono tre: la vittoria risicata del centrosinistra, la totale inaffidabilità delle società di sondaggi e la cattura del boss Bernardo Provenzano.

 

Sì, il centrosinistra ha vinto, ma quella di Prodi e della sua coalizione appare una vittoria di Pirro. Differenza risicata sia alla Camera (vantaggio di circa 25.000 voti) che al Senato (due seggi in più rispetto alla CDL e grazie al voto all’estero in zona cesarini). La domanda principale è come farà una coalizione così tanto variegata ad assicurare un governo stabile per cinque anni (a prescindere delle dichiarazioni ottimistiche rivolte dal Professore al Presidente della Repubblica). Come si comporterà ad esempio la sinistra più radicale quando si troverà a votare su questioni come T.A.V. e missioni militari all’estero? Il rischio reale è che al primo voto di fiducia questo futuro probabile governo possa andare velocemente a casa. Ma il vero problema è che a posizioni invertite neanche Berlusconi & Co. avrebbero potuto dare sicurezze maggiori in questo senso per gli stessi motivi. Il dato è che c’è un Paese diviso a metà e che aspettarsi certezza per il futuro è sostanzialmente un sogno. Si vedrà.

 

Parlando delle società di sondaggi. Questa tornata elettorale deve essere considerata una vera e propria “Caporetto” per Nexus e compari. A chiusura delle urne la vittoria del centrosinistra era data pressoché per certa dal rappresentante di Nexus con un margine, inoltre, tutt’altro che irrilevante. Ma con il passare delle ore e con l’arrivo dei dati di scrutinio le iniziali previsioni in exit poll hanno finito per assumere più una dimensione “astrologica” che una “scientifica”. E da qui il “can can” delle dichiarazioni di alternata esultanza e arroganza dei vari politici per il ribaltamento dei dati iniziali. La verità? La verità è che in Italia i sondaggi sono assolutamente inutili e di conseguenza anche le relative società che le fanno sono superflue poiché, come dimostrato, difficilmente all’uscita del seggio l’italiano dirà la verità su quanto ha scritto all’interno della cabina di voto. Perché? Perché da noi c’è un’immotivata paura, una cronica mancanza di coraggio nell’esprimere con forza le proprie idee, intimoriti da un “potere fantasma” sempre percepito come negativo e pericoloso. Ormai negli ultimi anni le società di sondaggi hanno più volte “bucato” le previsioni (leggendarie le “bandierine” rosse e azzurre di Fede), quindi per la salute delle coronarie di votanti e candidati sarebbe meglio aspettare semplicemente e con calma i risultati degli scrutini.

 

Questa mattina dopo quarantatre anni di latitanza è stato arrestato il boss della mafia Bernardo Provenzano. Curioso, strano! In clandestinità dal 1963 e catturato proprio oggi. Sì è vero, una coincidenza e tutte le coincidenze sono uguali, come sappiamo, ma mutuando Orwell si potrebbe dire che questa “coincidenza appare più uguale delle altre”. Non è stato preso in una remota nazione del sud america né all’interno delle grotte di Tora Bora in Afghanistan, ma a Corleone, con addosso degli sgualciti jeans, delle scarpe logore e dei “pizzini” nelle tasche. L’imprendibile Provenzano era semplicemente a passeggio per il natìo paese senza che nessuno si accorgesse di lui. E questo per anni e anni. Difficile pensare che il boss sia potuto restare tranquillamente in clandestinità per più di quattro decenni senza la connivenza e la protezione di qualcuno o di qualcosa bene stabile ai “piani alti”.

 

Alla vigilia di queste elezioni si era detto da più parti che se il voto fosse andato in una certa maniera esso avrebbe rappresentato la fine di un periodo politico. Questo arresto, più che il voto, forse ne è la prova più evidente.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]