Domani a Catania per chi vorrà sarà un’altra domenica in bici. Per il secondo appuntamento dell’iniziativa CataniaSìmobilita, voluto dal comune di Catania e organizzato dall’associazione sportiva Etnafreebike, si torna in sella alle due ruote per una passeggiata tra i parchi della città. Tra i ciclisti attivisti etnei, che da anni si battono per avere spazi e servizi, però, c’è chi pur apprezzando il gesto dell’amministrazione comunale lo considera «una forzatura, un tentativo in extremis per darsi un’immagine sostenibile, utile per la prossima campagna elettorale».
La prima giornata tematica è stata dedicata alle scuole, e anche domani ci sarà spazio per i più giovani. La passeggiata comincerà alle 9 dal parco Vulcania di piazza Aldo Moro, e proseguirà con soste al parco Falcone Borsellino e al giardino Bellini. Qui, all’interno del piazzale delle carrozze, i tecnici della Scuola federale ciclismo fuori strada e dellassociazione organizzatrice coinvolgeranno i ciclisti di età compresa tra i 5 i 12 anni. L’obiettivo dei percorsi è quello di «promuovere una nuova mobilità e un nuovo modo di vivere e apprezzare la città, nel rispetto dell’ambiente, così da favorire la riduzione dellinquinamento atmosferico e acustico e contrastare i gravi problemi di congestione del traffico», spiega il Comune in una nota.
«Queste iniziative fanno piacere, ma per come vengono pubblicizzate, si ha l’impressione che il Comune abbia bisogno semplicemente di far sapere che le fa», afferma Vlady Art, attivista del Critical mass. «In cinque anni non si sono mai visti e questo rush finale degli ultimi mesi sa tanto di tentativo per lavarsi l’immagine», aggiunge il ciclista. Questo impegno da parte del Comune per lui «è una fatica contro il tempo, perché gli appuntamenti come quello di domani avrebbero dovuto essere ripetuti nel tempo», spiega.
Non è la prima volta che questa lettura viene fuori. Era già successo in occasione dell’organizzazione di una pedalata notturna da parte Comune in contemporanea con quella lanciata per il decimo anniversario del movimento Critical mass. E Vlady Art non è il solo a pensarla così. «Il Comune porta avanti iniziative e tavoli tecnici per poter dire che ci stanno ascoltando, ma in realtà fanno quello che vogliono», dice il ciclista e attivista Danilo Pulvirenti. «Basta pensare – aggiunge – al fatto che è stato pubblicato sul sito dell’amministrazione comunale il Piano urbano del traffico di 5mila pagine e si dà ai cittadini un solo mese per presentare le loro proposte».
Alla giornata di domani parteciperanno, a titolo personale, appassionati che fanno parte del Critical mass e anche del movimento catanese dei Salvaiciclisti, che sul gruppo Facebook raccoglie appassionati e neo-pedalatori etnei. «Non partecipiamo ufficialmente come gruppo, ma a livello personale», dice Attilio Pavone, uno dei moderatori della pagina. «Gli organizzatori dell’associazione Etnafreebike sono nostri amici e siamo contenti che ci sia tutta questa mobilitazione sul tema in questo periodo e, se c’è, pensiamo sia anche colpa nostra», afferma. Conferma che «l’impressione che si voglia usare «la febbre per le biciclette» – come l’ha definita il capo della polizia di recente – per la prossima campagna elettorale c’è». «Ma non facciamo il processo alle intenzioni – aggiunge – E poi, meglio queste iniziative che ci fanno piacere, piuttosto che modi più beceri di fare campagna elettorale»
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