Il Catania dimentica Caserta e l’amarezza di un pareggio al novantesimo: contro i primi in classifica, i ragazzi di Sottil soffrono molto nel primo tempo, riuscendo però ad essere letali a inizio ripresa. Lodi, splendido direttore d’orchestra, mette a segno una gran doppietta, con Marotta che finalmente mette il primo sigillo in campionato. Adesso la classifica si accorcia: i rossazzurri, con sole quattro partite giocate, sono già terzi a meno sei dal Trapani.
La cronaca: Sottil torna all’antico e rispolvera il «suo» 4-2-3-1. Marotta è ancora una volta il riferimento avanzato, mentre sono due le novità assolute dal primo minuto: Ciancio rileva infatti Calapai sulla corsia difensiva di destra, mentre Angiulli prende il posto di capitan Biagianti nel duo in mediana, accanto al confermato Rizzo. A Barisic, Lodi e Manneh il compito di innescare il numero 9 rossazzurro. Il Trapani conferma il 4-3-3 che tanto ha reso in questo primo scorcio di campionato: Pagliarulo, Corapi ed Evacuo sono gli unici reduci in campo del successo dello scorso aprile. Grande atmosfera al Massimino, Curva Nord come sempre gremita e rumorosa.
Il primo tempo è spettacolare e intensissimo, nonostante lo 0-0 finale. Il Trapani comincia subito in maniera aggressiva, con Corapi che fa il diavolo a quattro sulla sinistra: all’11’ Pisseri sventa con i pugni un tiro a giro di Costa Ferreira. La manovra granata è più precisa ed efficace e i rossazzurri soffrono: il Catania, però, potrebbe segnare al 13′, quando uno sciagurato retropassaggio di Pagliarulo libera Marotta. Il centravanti però spreca, tirando addosso a Dini. Gli uomini di Italiano sono più manovrieri ed efficaci nel palleggio, facendo girare a vuoto i padroni di casa. Al 19′ il Trapani pareggia il conto delle occasionissime: Corapi fa il diavolo a quattro a sinistra, poi Costa Ferreira prova una conclusione, sul cui rimpallo Evacuo, a porta sguarnita, fallisce incredibilmente l’appuntamento col gol.
Il Catania prova a colpire con contropiedi sporadici e imprecisi: Barisic è tagliato fuori dall’azione, Khalifa e Baraye sono troppo imprecisi. Gli etnei rischiano di capitolare ancora al 28′. Tulli punta Baraye in area da destra, venendo atterrato: l’arbitro indica senza esitazione il dischetto. Ingenuo il terzino senegalese che, da questo momento, comincia a sbagliare tutto. Il gelo cala sul Massimino ma bomber Evacuo, presentatosi a calciare il rigore, conclude sulla traversa. Sull’azione seguente Rizzo si fa male cadendo sul gomito sinistro: entra capitan Biagianti. In un susseguirsi di emozioni, gli uomini di Sottil colgono la traversa con una botta di Angiulli dai 25 metri, poi ancora Pisseri è miracoloso, smanacciando una conclusione angolatissima di Costa Ferreira.
La ripresa è una meravigliosa sinfonia rossazzurra. Baraye paga il pessimo primo tempo lasciando spazio a Calapai, con Ciancio dirottato a sinistra. Tutta un’altra musica e si capisce sin dal 2′ di gioco. Azione tambureggiante dei rossazzurri con Biagianti, Angiulli conclude verso la porta e Taugordeau intercetta con la mano: l’arbitro indica per la seconda volta il dischetto e Lodi, come sempre, non perdona con un’esecuzione perfetta. La partita cambia completamente volto e, due minuti dopo, i rossazzurri raddoppiano: azione di ripartenza orchestrata da Khalifa Manneh, palla a Marotta che entra in area da sinistra, ubriaca il suo dirimpettaio e conclude con un diagonale destro che non lascia scampo a Dini. Il Massimino è una bolgia, con tifosi catanesi e trapanesi che saltano assieme sul coro «Alè Vulcano».
Il Trapani non si arrende, ma ormai l’inerzia del match è cambiato e, in un tripudio, arriva anche il 3-0. Azione orchestrata da Barisic, con Calapai che mette in mezzo: Marotta e Khalifa sono rimpallati dai difensori, quindi irrompe Lodi che batte ancora Dini per la sua personale doppietta. Dopo tredici minuti travolgenti, i ragazzi di Sottil diminuiscono un po’ l’intensità e gli ospiti accorciano. Golfo al 71′ è bravo a girarsi in area e battere Pisseri per la rete del 3-1, con Aya e Silvestri colpevolmente assenti. Nzola aumenta il peso offensivo dei granata: Sottil capisce il momento critico e corre ai ripari, inserendo Curiale e Bucolo per Marotta e Angiulli.
Nel finale leggerezza di Vassallo: il numero 20, entrato per Barisic, si fa cacciare per un’entrataccia. Ormai, però, è troppo tardi per riaprire i giochi: in un tripudio di folla e colori rossazzurri, i rossazzurri portano a casa una vittoria dal peso specifico altissimo. Il Trapani capolista, per la prima volta in stagione, cade in campionato: il Catania c’è e, probabilmente, dimostra ancora una volta di più di poter recitare un ruolo da protagonista assoluto.
Il tabellino:
Catania-Trapani 3-1
Marcatori: 47′ Lodi (rig.), 49′ Marotta, 60′ Lodi, 71′ Golfo
Catania (4-2-3-1): 12 Pisseri; 23 Ciancio, 4 Aya, 5 Silvestri, 17 Baraye (46′ Calapai); 18 Rizzo (32′ 2Biagianti),6 Angiulli (31′ st Bucolo); 7 Barisic (16′ st Vassallo), 10 Lodi, 19 Manneh; 9 Marotta (31′ st Curiale). Allenatore: Sottil
Trapani (4-3-3): 1 Dini; 18 Scrugli, 4 Pagliarulo, 13 Mulé, 3 Ramos; 10 Costa Ferreira (16′ st Toscano) , 5 Taugordeau, 19 Corapi; 24 Golfo, 9 Evacuo (35′ st Dambros), 23 Tulli (16′ st Nzola). Allenatore: Italiano
Ammoniti: Taugordeau, Silvestri
Espulso: Vassallo
Arbitro: Amabile di Vicenza
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