Da questa mattina un gruppo di attori, musicisti, fotografi e lavoratori dello spettacolo si improvvisano falegnami, carpentieri ed elettricisti per rimettere a nuovo la struttura di via Vecchio bastione. «Vogliamo restituirlo alla cultura e ai cittadini», afferma il cantautore catanese Cesare Basile
Catania, teatro Coppola occupato Artisti muratori per la cultura
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QJOF-oTTxm4[/youtube]
«Tutto questo spazio, tutto questo spreco». È il primo commento di un ragazzo che entra al teatro Coppola occupato da stamattina in via Vecchio bastione, a Catania. Fondato nel 1821, quando ancora il teatro massimo Vincenzo Bellini era in costruzione, è il primo teatro pubblico catanese. Distrutto dai bombardamenti del 1943 e ricostruito a singhiozzo, «nel 2005 è stato approvato un progetto per farne sala prove dell’orchestra del Bellini, ma il cantiere è stato abbandonato», si legge sul sito internet messo su dagli occupanti. Lavoratori dello spettacolo con una speranza: «Che questo teatro torni ai cittadini».
«È uno spazio pubblico e in quanto tale va condiviso», sostiene Cesare Basile, cantautore etneo e membro dell’Arsenale, la federazione siciliana delle arti e della musica, che è parte attiva dell’occupazione. «Artisti a tutto tondo si improvvisano elettricisti, muratori e falegnami soltanto per rimettere in piedi questo posto prosegue Basile È segno che a Catania l’arte sta bene». E conclude: «Se non se ne occupano le istituzioni, ce ne occupiamo noi in qualità di cittadini».
Oggi e domani il cantiere rimarrà aperto ai catanesi che volessero dare una mano. Domenica 18 dicembre, dalle 17:00 in poi, all’interno dei locali si alterneranno assemblee, spettacoli e mostre.